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I caschi blu olandesi complici del massacro di srebenica : devono risarcire famiglie

Creato il 07 luglio 2011 da Madyur

Nei filmati girati a Srebrenica , in Bosnia, i soldati olandesi in calzoncini corti ballano e tracannano birra mentre i serbi appaiono divertiti. E uno di loro accetta un regalo da Mladic , il generale processato all’Aja per crimini all’umanità. Il soldato del regalo è il colonnello Thom Karremans , comandante del Dutchbat III , il battaglione olandese che nel 1995 le Nazioni Unite aveva inviato a Srebrenica per proteggere la popolazione civile dall’assalto serbo.

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Dopo il ritiro dei soldati olandesi morirono 8000 persone , quasi tutti maschi musulmani , a Srebrenica. E per la prima volta , dopo 16 anni, lo Stato olandese riconosce che per almeno tre di quelle vittime fu colpa dei suoi soldati , di ciò che fecero e non fecero.

Le famiglie di Rizo Mustavic, di Mohamed Nuahnovic e del padre , avevano fatto causa , e nel 2008 il tribunale di prima istanza aveva escluso ogni responsabilità del governo. Ma la Corte d’appello di Amsterdam ha accolto le richieste di risarcimento. Non è stata precisata alcuna somma.

La sicurezza di questi uomini doveva essere assicurata dal battaglione olandese nella safe area, zona sicura, istituita in Europa dalle Nazioni Unite. Invece nella prima safe area , l’Europa conobbe il primo massacro dopo la Seconda Guerra Mondiale : i serbi entrarono a Srebrenica senza incontrare resistenza, i caschi blu dissero che il mandato Onu non permetteva un loro intervento armato , e che avevano chiesto più volte l’intervento dell’aviazione.

Resta il fatto che il loro ritiro , per non cadere sotto il fuoco serbo, precedette di poche ore la carneficina dei civili. I tre uomini della sentenza del Tribunale erano arrivati con la famiglia ai cancelli del battaglione , chiedendo protezione : ma furono lasciati nelle mani dei boia , cacciati dalla safe area. Il verdetto non lascia dubbi sulla responsabilità dei caschi blu “IL battaglione Dutchbat era stato testimone di svariati incidenti in cui i serbi avevano maltratto o ucciso profughi maschi all’esterno degli acquartieramenti. Gli olandesi perciò sapevano …che quegli uomini sarebbero stati in grande pericolo se avessero lasciato gli stessi acquartieramenti”.

E’ vero che il mandato dell’Onu non prevedeva l’intervento armato, ma quell’area era diventata, in quel momento, un area fuori dall’ordinario. Il battaglione olandese era quindi coinvolto e responsabile di quanto accadeva intorno.

Un’altra causa contro lo Stato Olandese è in corso davanti alla Corte Suprema : l’ha intentata l’associazione Madri di Srebrenica , con gli stessi principi affermati dalle altre famiglie . Sedici anni dopo c’è chi non riesce a dimenticare quel regalo di Mladic


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