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I cavalieri dello zodiaco

Creato il 08 gennaio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2014

Durata: 92'

Distribuzione: Key Films

Genere: Animazione

Nazionalita: Giappone

Regia: Keiichi Sato

Data di uscita: 08-January-2015

I cavalieri dello zodiaco: la leggenda del grande tempio è un film d’animazione diretto da Keiichi Sato.

Trama Fin dai tempi del Mito, i Cavalieri dello Zodiaco sono i paladini della speranza, sempre pronti a intervenire ogni volta che il Male minaccia il mondo. Molti anni dopo la Guerra Sacra che si è combattuta nel Grande Tempio, la vita della giovane Isabel di Thule scorre tranquilla fino al giorno del suo sedicesimo compleanno, quando scopre la sua vera identità, ossia quella di essere la dea Atena. Vittima di un agguato omicida, viene salvata da un Cavaliere di Bronzo, un ragazzo di nome Pegasus insieme agli altri suoi quattro compagni Andromeda, Crystal, Sirio e Phoenix. Dopo questo episodio, Isabel decide di affrontare il proprio destino e recarsi al Grande Tempio, dove da 16 anni viene venerata una falsa Atena. I Cavalieri dello Zodiaco affronteranno colui che si fregia del titolo di Grande Sacerdote, ingaggiando una disperata battaglia contro i Cavalieri più nobili e potenti: i leggendari Cavalieri d’Oro.

Recensione Dai produttori di Capitan Harlock ecco arrivare in sala un altro mito animato degli anni ’80. I Cavalieri dello Zodiaco: La leggenda del Grande Tempio. Un anno dopo il boom firmato Capitan Harlock, con 5 milioni di euro incassati sul suolo italiano, la Key Films prova ora a fare il bis portando al cinema un altro lungometraggio animato dedicato ai celebri personaggi degli anni ’80, I Cavalieri dello Zodiaco. Un titolo prodotto dalla Toei Animation (lo stesso studios di Harlock) e diretto da Keiichi Sato, con un’animazione CG chiamata a non far rimpiangere i meravigliosi tratti “classici” firmati Shingo Araki e Michi Himeno con l’anime di quasi 30 anni fa. L’operazione Toei è stata infatti quella di presentare i Cavalieri ad una generazione che difficilmente li ha visti ed amati sul piccolo schermo. Il manga originale, Saint Seiya, è nato a puntate su una testata giapponese nel 1985. Solo 9 mesi dopo andò in onda la prima puntata dell’anime, diventato in breve tempo di culto in tutto il mondo. Italia compresa. La leggenda del Grande Tempio non è altro che la prima storica serie, qui follemente condensata in 90 minuti appena. Sato, regista delle serie di animazione giapponesi Tiger & Bunny e Black Butler, ha così provato a rivisitare in chiave moderna il mito dei Cavalieri di un tempo, geniale mix tra mitologia greca e astrologia, finendo per dar vita ad un ibrido a tratti spettacolare ma complessivamente estremamente caotico, soprattutto nell’evoluzione della trama stessa.

Troppo poco tempo per poter raccontare con un determinato ordine logico 40 puntate del cartone seriale. Tanta, troppa carne al fuoco. Tanti, troppi personaggi e intrecci da dover seminare in così poco tempo. Il tutto fa rima con ‘caos’. Il film di Keiichi Sato inciampa sulla scelta dello spettatore ‘medio’ a cui volersi rivolgere. Il tono cavalcato oscilla tra improponibili sketch ‘pseudo divertenti’ con Pegasus nei panni dell’adolescente timido idiota e momenti di dura e pura azione che strizzano l’occhio all’animazione anime originale di un tempo. Gli stessi 12 Cavalieri d’Oro da affrontare uno dopo l’altro vengono rapidamente sbolognati, con tanto di svolta ‘musical’ nella presentazione kitsch di Cancro, appesantendo una narrazione già di suo complicata e da qui in poi anche particolarmente ripetitiva. Livello dopo livello, scontro dopo scontro, verità dopo verità.Impossibile poter apprezzare la caratterizzazione di ogni singolo personaggio dal momento che l’effetto frullatore non da tregua per tutta la durata del film. Probabilmente verrà apprezzato dalla generazione 2000, ma per gli appassionati della serie dell’85 il film risulterà esser visto come un prodotto anime sulla scia del videogioco Final Fantasy, perdendo così la propria naturale bellezza del cartone originale.

 Libero Bentivoglio

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