I cazzeggi del sabato. Il Pdl è morto, rinasce Forza Italia e i governativi berluschini disertano la presidenza. Ma qual è l'Italia di Renzi? E soprattutto, cos'è il Pd?

Creato il 26 ottobre 2013 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Doveva essere il giorno degli stracci e invece è stato il pomeriggio delle fughe. Con 19 lealisti su 25 componenti, i filo-governativi non avevano chance quindi, piuttosto che farsi tritare dai falchi, allupati come tigri del Bengala dopo una sniffata di curry, hanno preferito disertare la riunione-imboscata che Silvio aveva preparato dopo una notte insonne passata a far giocare Dudù con la pecora di pezza che il cagnetto si tromba in mancanza d'altro. Adottando le giustificazioni più assurde (Alfano aveva un appuntamento con l'oculista; Cicchitto, alias 2232, con il restauratore di cazzuole e con il sarto per il nuovo grembiulino; Formigoni era messa da monsignor Fisichella; Schifani alle prese con una pericolosa crisi di rigetto da parrucchino e Maurizio Lupi al cda della Compagnia delle Opere), i filogovernativi se la sono data a gambe coperti nientepopodimenoché dallo stesso Berlusconi che ha detto: “Ho dato io il permesso di assentarsi”, perché, per chi non lo sapesse, se Silvio non vuole che tu vada in bagno, o hai una prostata a prova di bomba o sei destinato a inzupparti i calzoni e e le scarpe e a rimediare una figura di merda. La prima battaglia l'hanno vinta i lealisti. Era facile prevederlo, ma non altrettanto facile era immaginare la loro assenza alla riunione della presidenza del partito. Azzerate tutte le cariche, i poteri assoluti in mano al Capataz (che non li ha mai mollati neppure ad Alfano che ha fatto sempre il Rockfeller), il via senza se e senza ma alla ricostituzione di Forza Italia, la riunione è andata come doveva andare. A nulla sono serviti gli appelli dei dissidenti per non arrivare allo scioglimento del Pdl. Non c'è stato nulla da fare, il Pdl è morto, abbasso il Pdl e via alla nuova Forza Italia. Dicono che dopo un lungo periodo di meditazione zen, la Santanchè abbia squarciato il silenzio delle stanze di Palazzo Grazioli con un urlo che ha fatto fuggire Dudù sotto il tavolo. Alla domanda “cosa diavolo ti è successo?” la pitonessa ha risposto: “Appena avete nominato Forza Italia ho raggiunto un orgasmo irrefrenabile”. Che è poi come la barzelletta di quello che era andato dal medico per farci curare l'eiaculazione precoce insomma, a non far accendere anzitempo il fiammifero. Giorni duri per il governo LettaLetta anche perché 'O Schiattamuort, che notoriamente non è una volpe, non sa più che pesci pigliare dopo aver sentito per l'ennesima volta Silvio dire che sarà lui a prendere il suo posto dopo la dipartita. Dove e da chi abbia imparato Matteo Renzi a comunicare così tanto democristianamente da far girare le palle allo stesso Letta (il nipote) non si sa. Non risponde mai a nessuna domanda che non gli vada a genio. “Matteo che ne pensi dell'Imu?” Risposta: “Ancora sto cazzo d'Imu, parliamo dell'Italia”. “Matteo che ne pensi dell'Iva?” “Ancora sta cazzo d'Iva, ma parliamo dell'Italia”. “Matteo che ne pensi della decadenza di Berlusconi?” “Ancora 'sto cazzo di Berlusconi, parliamo dell'Italia”. Ma se non parli dell'Italia quando affronti l'Imu, l'Iva e Berlusconi, ma niente niente preferisci parlare della Francia? E facciamolo, basta che ci dai una risposta, una qualsiasi, anche tre parole in fila che però abbiano un senso.E veniamo al Pd. Non sappiamo se qualcuno di voi si sia divertito a leggere “Chiedilo a Mike!”, che non è Mike Buongiorno, ma Moore il documentarista. Ebbene, leggendo Michael Moore sembra di stare in Italia e di trovarci di fronte al Partito Democratico di Bersani,D'Alema, Veltroni e compagnia cantando. Scrive Moore: “In questo momento mi sto ponendo le domande che si pone la gente. 'È vero che i democratici vanno a letto con l'orsacchiotto e tengono la luce accesa?' 'Posso far parte del collegio elettorale delle primarie anche se ho solo la seconda elementare?' e poi, 'Quanti democratici ci vogliono per perdere le elezioni più facili della storia italiana?'”. È proprio vero, tutto il mondo è paese. Democratico, ma paese.

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