Boston Celtics a Milano – © Basketcaffe.com
Anche con una squadra senza una vera e propria stella, è la storia a parlare per i Boston Celtics. E quando capita, in occasione dei Global Games e della sfida che li vedrà di fronte all’Olimpia Milano martedì al Forum, di avere i biancoverdi a disposizione per qualche breve intervista, l’occasione è da non perdere.
Isaiah Thomas è reduce da una stagione meravigliosa, ad un passo dal titolo di Sixth Man of the Year, ma non sembra intenzionato a fermarsi:
“Senza dubbio posso migliorare, sia come giocatore sia come compagno di squadra. Sono convinto che sarà un’ottima stagione e mi viene da dire ciò per il duro lavoro e la dedizione che ci sto mettendo. Non mi interessa molto di non aver vinto quel premio, esiste qualcosa di più grande per me. Sarebbe stato bello ovviamente, mi congratulo con Lou, ma non è un premio individuale ciò su cui mi concentro“.
Isaiah Thomas, Boston Celtics a Milano – © Basketcaffe.com
E’ il momento per Thomas, con l’aiuto dell’esperienza di David Lee, di guidare questa squadra da leader?
“Si, questo è stato il mio ruolo fin da quando ero bambino. Essere un leader ed esserlo ogni giorno. Ora sono qui e oggi abbiamo nuovi compagni, come David e Amir, che sono nella Lega da tanti anni e possono aiutarci a crescere“.
L’obiettivo dei Celtics è quello di riconquistare i playoff e fare ancora meglio dell’anno passato, soprattutto in post-season:
“Questo è il piano e questo è l’obiettivo, fare quello che abbiamo fatto la scorsa stagione e continuare a migliorare ogni giorno. Bisogna essere pronti per vincere nei playoff. Sono partite diverse dalla regular season, bisogna avere un certo tipo di esperienza. Ciò che è successo l’anno passato ci rende più forti e pronti ad affrontarli“.
Interessante, infine, l’opinione di Thomas su coach Brad Stevens:
“Tutti lo rispettano. Questo è il primo segnale positivo per un buon coach, specialmente se giovane: quanto tutti, dal primo all’ultimo, ti rispettano e ti ascoltano. Stiamo imparando molto da lui, è un grande insegnante e ci sta aiutando ad essere giocatori migliori“.
Isaiah Thomas, Boston Celtics a Milano – © Basketcaffe.com
Con Kelly Olynyk dapprima si parla di Fiba Americas e del deludente bronzo del suo Canada, grande favorito per la vittoria finale, sia dal punto di vista del torneo, sia del rapporto con i compagni di squadra:
“E’ stato deludente. Dobbiamo concentrarci in vista del torneo preolimpico perché alle Olimpiadi è dove vogliamo essere la prossima estate. Abbiamo lavorato sodo e siamo migliorati giorno dopo giorno, ma abbiamo perso l’ultima partita che contava. Abbiamo giocato di squadra, abbiamo giocato un grande basket per tutto il torneo, ma sfortunatamente nell’ultima sfida non abbiamo dato il massimo. E’ triste, ma abbiamo un compito, quello di conquistare le Olimpiadi, ed è ciò che proveremo a fare. Come squadra non abbiamo una grande esperienza, al contrario di altri team. Il più “anziano” in quintetto aveva soltanto 24 anni. E’ difficile, ma dobbiamo migliorare giorno dopo giorno“.
A proposito degli scorsi playoff e delle sue sensazioni a riguardo, invece, Olynyk si esprime così:
“Il livello è diverso, è molto più alto, ogni singolo possesso conta. E il palcoscenico più importante per un giocatore, quindi bisogna rimboccarsi le maniche per farne parte a dovere“.
Di assoluto rispetto e stima il pensiero del canadese per il nostro Gigi Datome:
“Gigi è un ragazzo fantastico, davvero, e un ottimo giocatore, con grandi abilità e spero possa vivere una grande stagione al Fenerbahce. Lo so perché anche con l’Italia, contro il mio Canada, ci ha fatto del male (22 punti al Torneo Internazionale di Trieste lo scorso anno ndr). Gli auguro davvero il meglio“.
David Lee è l’unico giocatore in questi Celtics con un anello al dito in carriera, ma questo cosa aggiunge davvero a Boston?
“Penso che l’esperienza sia quel che di fondamentale porterò a questa squadra, non vedo l’ora che cominci la stagione e di essere parte di questo progetto. Ciò che è successo l’anno passato è sconvolgente, qualcosa che non scorderò mai, un anno speciale in un gruppo eccezionale come quello di Golden State. Qui abbiamo la possibilità di far bene e vogliamo iniziare al più presto a dimostrarlo. Boston è senza dubbio una squadra da playoff, l’anno scorso ha fatto molto bene, ma quest’anno puntiamo a far ancora meglio“.
David Lee, Boston Celtics a Milano – © Basketcaffe.com
Anche Lee ha grande stima di Stevens e lo paragona a Steve Kerr:
“Il coach è eccezionale, una persona intelligente che conosce il gioco e fa un grande lavoro per essere prima di tutto un insegnante in un team così giovane. E’ un coach molto simile a Kerr, a dir la verità. E’ giovane, ma determinato ed entrambi sono tra i migliori allenatori nella Lega“.
Lee aggiunge poi il suo pensiero sul peso che ha avuto per lui vincere un anello nella sua comunque ottima carriera in NBA:
“Non ha spostato molto i miei equilibri. Sono contento per molte cose che mi sono successe e molte altre ne succederanno. Giocare per 11 anni nella Lega è qualcosa che davvero mi sono goduto a pieno. Devo essere me stesso. Mi sento al massimo della forma e sarà una grande stagione“.
Tyler Zeller è alla seconda stagione a Boston, ma ha già le idee chiare sull’importanza di essere parte di questa squadra:
“E’ un grande onore, qualcosa per cui tutti noi abbiamo lavorato sodo. Anche soltanto far parte di una squadra con questa storia, di queste tradizioni è fantastico e proverò a restare il più a lungo possibile. In questa stagione dovremo continuare a giocare di squadra e io dovrò metterci ancor più impegno, cercando e sperando di vincere quante più partite possibili. Abbiamo fatto un ottimo lavoro continuando a muovere il pallone e a giocare di squadra e mi auguro che ciò continui a succedere“.
Interrogato sul giocatore al quale guarda come esempio nella Lega, Zeller aggiunge che “non ha un particolare idolo, gioca soltanto al massimo delle sue aspettative senza l’obiettivo di essere come qualcun altro“. Il suo compagno di squadra preferito? “Come centro non posso che amare tutte le guardie che guidano l’azione e mi passano il pallone. E’ fantastico giocare in questa squadra“.
Qualche primo pensiero anche per R.J. Hunter, 28esima scelta dello scorso Draft per i Celtics:
“Spero che otterremo più vittorie possibile, la squadra è già ad un buon livello. Cercherò di trovare il mio ruolo all’interno della rotazione ed ottenere più tempo in campo possibile. Sono stato scelto per occupare la posizione di guardia tiratrice e colmare le lacune dei Celtics da questo punto di vista. Ma è un processo, sono giovane e quando sarò pronto mi verrà dato lo spazio giusto“.
E quel tiro pazzesco per assicurare la vittoria della sua Georgia State contro Baylor?
“Quel tiro al torneo è stato una figata, tutti ne hanno parlato, tutti l’hanno visto. Ma ora vorrei lasciare un segno importante anche in NBA, segnare qualche tiro importante anche per i Celtics“.