Interessante post (clicca sul link per approfondire) grazie per averlo condiviso, era proprio quello su cui stavo (nuovamente) riflettendo in questi giorni: concordo con quanto detto e vi lascio il link per un articolo apparso su "Le Scienze" di febbraio. (Purtroppo è disponibile solo per gli abbonati, ppotresti gentulmente farcene un sunto? ndr) Parla di raccolta di metadati e di analisi predittiva, molto interessante a mio avviso, oltre a presentare non poche analogie con queste tematiche.
Sul discorso oracolo sì, oracolo no, mi permetto di dire cio' che penso.
Capisco che qusto termine sia, dai più, accolto infelicemente/sospettosamente ma penso anche che, nella maggior parte dei casi, sia inteso in maniera molto riduttiva.
Io ad esempio amo definire il Libro: l'Oracolo. Non lo intendo nel senso popolare di divinazione e/o predizione ma nel senso di "Verità infallibile, responso dato dal Sapere e dalla conoscenza delle sue Leggi".
E' quindi per me inteso come uno strumento che genera una verità infallibile, è colui che ci mostra la conseguenza alla costanza/legge fissa del cambiamento, essendo uno strumento che accoglie in sè le dinamiche e le evoluzioni proprie dell'azione e del suo evolversi nel ciclo dello spazio/tempo.
Lo stesso dicasi per diverse antiche arti di comprensione e azione sulla "dinamica/legge del cambiamento".
Le tecniche medicali di molti paesi ad esempio, come ben sapete, hanno come base proprio la comprensione e l'utilizzo di questa dinamica. In molti casi vengono definite pratiche divine e/o di derivazione divina proprio perchè si desume che per accoglierle e padroneggiarle l'uomo debba necessariamente accogliere un approccio meno misero e grossolano dei principi di azione e reazione/delle leggi del cambiamento.
Il divino/immortale/immutabile in questo ambito è inteso come splendido/perfetto, l'utilizzo del termine anche in questo caso si discosta molto dalla sua interpretazione popolare che poco sa, o intende sapere, riguardo alla metafisica e che non ha alcuno strumento per comprendere quanto poco fruibile sia rivolgersi a queste discipline senza un approccio di determinata volontà, conoscenza, consapevolezza, onestà e discriminazione.
Mi auguro di aver chiarito la mia personale interpretazione del termine e di non intristirvi se nei prossimi post utilizzerò il termine Oracolo per definirlo :)
... mi piace veramente chiamarlo così, per me è una forma di rispetto e non di banalizzazione di qs complesso e magnifico strumento di conoscenza.
A presto ragazzi e buon cambiamento a noi tutti: belli e brutti :)
V
Buonasera a tutti voi.
Abbiamo ricevuto questo bellissimo commento di V che portiamo alla vostra attenzione.
Cassandra - Jérome Martin Langlois, 1810
La parola Oracolo nasce per definire una categoria di persone molto particolari.Il mito occidentale che lo incarna è quello di Cassandra, ribelle per antonomasia e sacerdotessa spartana che "prediceva il futuro" nel Tempio di Apollo Timbreo.
Apollo, quindi Mercurio il dio dell'intelligenza e della polemica, si innamorò di lei e cercò di possederla donandole il talento della profezia. Una volta ricevutolo lei si negò e il dio irato le sputò sulle labbra condannandola a rimanere per sempre inascoltata.
La figura di Cassandra è famosa perchè, correndo lungo le strade di Sparta per annunciare l'invasione del cavallo d'oro, venne ridicolizzata poichè considerata pazza. L'evidenza del cavallo, che era abbastanza grande da contenere un esercito, non era bastata a far retrocedere la cupidigia degli spartani. Avrebbe potuto una donna impazzita dalla paura, che correva urlando per le strade, modificare il corso della storia? Apollo non ha nemmeno bisogno di scomporsi per dimostare d'aver ragione, Cassandra (come ogni Oracolo) fa tutto da sola.
Non può cioè evitare di manifestare la propria natura, che dichiara un orientamento di pensiero (cioè una costruzione logica) che parte da indizi diversi da quelli normalmente accettati. Un sogno, il lancio delle monete, una visione.
Apollo - Francois Girardon
Gli Oracoli funzionano così e questo è il loro destino.Dicono parole che non possono essere ascoltate perchè il dio dell'intelligenza, la ratio, stabilisce come norma generale comunemente accettata, un parametro concettualmente differente.
Ma noi di @Cieloevento capiamo benissimo il valore che tu dai a questa parola, che non è lo stesso significato che contestiamo a chi invece si rivolge all'I Ching come fosse uno strumento che snocciola ambigue risposte sul proprio futuro per il ritorno del fidanzato di turno.
In questo blog noi occupiamo spesso una posizione scomoda e lo sappiamo bene. Presentiamo il sistema Yi con tutto il rispetto e la costruzione logica che si ripone verso una disciplina studiata e lungamente testata, ma anche noi non siamo creduti perchè la "ratio" accademica ci deride a prescindere.
Ci è capitato recentemente di avere una discussione in un gruppo di Medicina Tradizionale Cinese, che contestava la nostra presenza come blog sulla loro professionalissima pagina, proprio per il tema da noi trattato.
Ora, se un gruppo di seri professionisti, medici e ricercatori, è pronto a sostenere che in ambito di Medicina Tradizionale Cinese non è conveniente parlare di I Ching perchè la materia non è credibile e quindi è solo un capitolo da sorvolare, la risposta di chiunque (anche un pollo) conosca le basi della MTC è: scusate, ma allora voi siete sicuri di quale "medicina" stiate praticando?
Il problema non è I Ching e nemmeno la parola Oracolo, il problema è l'ignoranza (nel senso di non conoscenza) e la superficialità con cui si affrontano temi e discipline che hanno bisogno di un approccio mentale più serio e consapevole.
Allora sì che vale la pena passare ore, mesi, giorni e anni a lanciar monete.
Persino se la questione che ci angustia è l'eventuale ritorno del fidanzato/a di turno.
Grazie V per il tuo bellissimo intervento. Scrivici ancora e chiama Yi come ti pare, è giusto così! :)
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