i cieli di Escaflowne

ne avevo sentito parlare molto bene di questa serie e non posso che confermare che la fama è meritata! ventisei episodi che si vedono in un soffio e che richiedono l'utilizzo di almeno un paio di fazzoletti nel finale. la storia è quella di Hitomi, una liceale che mentre si sta impegnando per guadagnarsi il suo primo bacio, viene trasportata su di un altro pianeta, Gaea, e qui viene coinvolta in una guerra cruenta fra i vari reami in cui è suddiviso. Hitomi conosce Van, re del distrutto reame di Fanelia e pilota dell'Escaflowne, una sorta di ibrido fra un mecha e un drago (difatti ad un certo punto Van sviluppa la capacità di fondersi con il suo mezzo), e l'invincibile cavaliere Allen di Asturia. insieme a loro e ad altri personaggi vivrà anche da protagonista diverse avventure, che non si sa bene se lei può prevedere leggendo i tarocchi, o se addirittura può influenzare gli eventi per via dei propri desideri e delle proprie paure. la fusione di elementi diversi (destino e predestinazione, i draghi che rappresentano le paure, gli abitanti di Atlantide fuggiti dalla terra e responsabili della propria distruzione, gli uomini-angelo, i tarocchi...) potrebbero rendere il tutto un pasticcio indistricabile, invece questa trama complicata è stata resa in maniera comprensibilie e tutto si fonde in modo credibile. insomma, il gioco regge fino in fondo e risulta gradevole e appassionante. grandissimi doppiatori per i personaggi principali: Seki Tomokazu per Van, Miki Shinichiro per Allen e Sakamoto Maaya per Hitomi. finalmente l'ho sentita recitare oltre che cantare! a proposito: Maaya-san interpreta anche la sigla di apertura, Yakusoku wa iranai, che mi piace moltissimo.