
Sì, avete ragione, sono un pò contradditoria visto che solo
qualche giorno fa vi accennavo alle mie utopiche intenzioni di cucinare da ora in poi solo piatti leggeri e freschi in vista dell' estate (o meglio in vista della prova costume!!). Tuttavia ieri sera, euforica per la notizia della
mia partecipazione alla trasmissione Cuochi e Fiamme, ho pensato che dovessi festeggiare con la mia famiglia questo evento e quindi mi sono messa davanti al frigorifero aperto a pensare cosa poter preparare. Ed ecco che da un angolo nascosto del frigo, sotto pile di formaggi light, yogurt a basso contenuto calorico, carne bianca, bresaola e ricottine, ho avuto un miraggio perchè mi sono saltate agli occhi due tavolette di cioccolata extra fondente al 70%. Il problema sta nel fatto che non si trattava di un miraggio!!! E allora come potevo non utilizzarle dopo questa fantastica scoperta?!?! D'altronde, mescolata tra tutti quei cibi dietetici, la cioccolata stonava pure.... Ed ecco che è nata l'idea dei cuoricini al cioccolato fondente ai pistacchi ed al cocco.

Dosi: 2 stampi in silicone da 15

Tempo di preparazione: 10 per riempire gli stampini e 30 minuti in frigo

Difficoltà: bassa
Ingredienti
- 150 gr di cioccolata extra fondente al 70%
- 10-12 pistacchi
- 2 cucchiai di cocco grattugiato
- 2 stampi in silicone da 15 stampini ciascuno
Preparazione1. Spezzettare la cioccolata e farla sciogliere a bagnomaria

2. Frullare i pistacchi3. Quando la cioccolata sarà sciolta riempire gli stampini con la cioccolata ancora calda aggiungendo in alcuni il cocco grattugiato ed in altri i pistacchi

4. Mescolare con uno stecchino in modo che i pistacchi e il cocco si amalghino bene al cioccolato5. Far riposare gli stampini una mezz'ora in frigo
Lo sapevate che...?Il cacao ha origine in sudamerica da dove venne introdotto in Europa da
Cortés che aveva imparato a consumarlo alla corte di Montezuma. Secondo i cronisti del tempo, Montezuma, imperatore degli Aztechi, beveva abitualmente 40 tazze di cioccolata al giorno, non usando mai più di una volta la stessa tazza!Quando arrivarono nelle Americhe gli spagnoli scoprirono che le popolazioni indigene non solo consumavano regolarmente il cacao sotto forma di bevanda, ma gli conferivano anche un valore economico.Ad essere considerati pregiati, però, erano solo i semi di qualità migliore e di maggiore dimensione, tanto che, ad esempio, con dieci bacche di cacao si poteva comprare un coniglio. Le fave del cacao, dunque, circolavano come moneta a tutti gli effetti, tanto che le cronache riportano frequentemente notizie di semi di cacao falsificati. Questi falsi solitamente consistevano o in semi di avocado opportunamente camuffati, o in baccelli di cacao vuoti riempiti di argilla per farli apparire pieni. Questa pratica di falsificazione, secondo i cronachisti, era così diffusa da rendere l’espressione “falsificatore di cacao” un insulto molto diffuso tra gli aztechi. Purtroppo queste "tradizioni" sono state tramandate fino ai tempi nostri...