I coloranti alimentari artificiali sono cancerogeni. Anche se alcuni paesi hanno vietato l’utilizzo di queste sostanze chimiche nella produzione di alimenti, molti altri continuano a farne uso nonostante sia stata dimostrata la loro pericolosità. I principali coloranti impiegati nei processi produttivi sono:
- rosso citrus 2; tramite alcuni studi, i ricercatori hanno scoperto che questo colorante può favorire lo sviluppo di tumori alla vescica;
- blu 1 (E133) e blu 2 (E132); vietati in Norvegia, Finlandia e Francia in quanto causano il cancro al cervello ed inibiscono lo sviluppo delle cellule nervose; questi coloranti si trovano solitamente nelle caramelle, nei cereali, nelle bibite gassate, nelle bevande sportive e nei cibi per gli animali;
- rosso 3 (E127) e rosso 40 (E129): rosso 3 è contenuto in molti cibi e bevande presenti sul mercato; rosso 40 spesso contiene p-cresidina, un contaminante cancerogeno che sembra causare tumori del sistema immunitario; si possono trovare nei cocktail di frutta, nelle ciliegie al maraschino, nella granatina, nelle torte di ciliegie, nei gelati, nelle caramelle, nei prodotti da forno, ecc.;
- giallo 5 (E102); vietato in Norvegia ed in Austria, questo colorante contiene benzidina e 4-aminobifenile, due composti cancerogeni; dei ricercatori hanno dimostrato che giallo 5 è tossico e provoca un deterioramento del materiale genetico della cellula in grado di mutare anche il DNA sano; è presente nei dessert di gelatina, nelle caramelle, nel cibo degli animali e nei prodotti da forno;
- giallo 6 (E110); vietato in Norvegia ed in Finlandia, i suoi composti cancerogeni favoriscono l’insorgenza di tumori ai reni ed alle ghiandole surrenali; contengono questi coloranti il formaggio americano, i pasti già pronti a base di formaggio, le caramelle e le bevande gassate.
Le sigle che indicano la presenza di coloranti artificiali nei prodotti alimentari sono:
100-109 gialli
110-119 arancioni
120-129 rossi
130-139 blu e violetti
140-149 verdi
150-159 marroni e neri
160-199 gli altri colori