I consigli d’ arredo di Simona Elle, blogger e interior designer

Torna la nostra rubrica “interviste” che oggi ospita Simona Elle, affermata designer d’ interni e creatrice del blog Simonaelle.com. Simona si occupa di progettazione degli spazi, di arredamento di interni ed esterni, di progettazione di mobili e di photo styling. Oggi ci parlerà del lavoro che tanto l’ appassiona e ci darà qualche consiglio sul mondo della casa.

Ciao Simona, da dove nasce la tua passione per l’ arredamento?

E’ una passione che mi accompagna da sempre. Già da bambina amavo i vari ambienti delle case e la disposizione degli arredi all’ interno di queste. Adoravo visitare specialmente i bagni delle varie abitazioni di cui ero ospite ed in casa mia mi dilettavo a cambiare la disposizione degli arredi all’ interno delle varie stanze, insieme ai miei genitori. Anche i miei avevano infatti molta sensibilità per la materia. Mio padre era un disegnatore tecnico ed un fotografo amatoriale; aveva disegnato parecchi arredi di casa nostra e nutriva un certo gusto negli accostamenti.

Si tratta quindi di una passione di famiglia! Oltre che occuparti di lavori di interior design, sei anche una Photo stylist. Potresti spiegarci come funziona questo tipo di lavoro?

Per capire il ruolo del Photo stylist, bisogna premettere che negli interni trovare soluzioni interessanti da fotografare non dà per scontato che le immagini saranno perfette. L’occhio e l’obiettivo percepiscono in modo diverso le composizioni, i punti di vista, le luci, gli accostamenti le proporzioni ed i colori. Assemblare con armonia questi elementi può garantire la differenza. Lo styling nel settore dell’interior design è un lavoro di scelte e di fantasia. Saper creare un insieme, capire come abbinare i diversi colori ed oggetti tra di loro, far sì che l’ ambiente esprima il meglio di sè attraverso lo stile proposto e/o esistente, componendo e mixando complementi d’arredo esistenti con oggetti aggiunti per l’occasione. Lo stylist di interni non deve avere solo gusto ma soprattutto senso dell’immagine e dell’immaginazione.

A proposito di buon gusto… quali sono le tendenze attuali, gli oggetti intramontabili e gli errori più comuni nel settore dell’ arredamento?

La tendenza attuale è “mixare”, ed è anche il mio stile personale. L’arredamento “completo” non è più di moda e a mio avviso non è mai stato accattivante nemmeno quando lo era. Faccio un esempio: la camera da letto con il letto, comodini, cassettiera armadio, tutto uguale non è più “trendy”. Ora la parola d’ordine è “osare” accostamenti inediti ed originali restando sempre in linea con lo stile generale della casa. Osare con un letto importante a cui abbinare “poveri” composti magari da tavolini, inserire in un arredamento contemporaneo un pezzo d’arredo “vintage”, arredare una casa d’epoca con pezzi di design contemporaneo.

Per quanto riguarda gli oggetti intramontabili….. beh sono davvero tantissimi; citerei la lampada ARCO progettata da Achille Castiglioni per FLOS, la poltroncina BARCELONA di Mies Van Der Rohe per VITRA, la PANTOM chair sempre di VITRA, i divani e le poltrone della serie LC di Le Corbusier di CASSINA, la EGG chair di ARNE JACOBSEN e molti altri.

L’errore più comune che viene commesso invece in questo settore è di NON affidarsi ad un professionista di settore pensando in questo modo di risparmiare. Niente di più sbagliato. Spesso le persone si affidano ad un mobiliere, quindi un rivenditore di mobili, per arredare la propria casa, tralasciando che l’interno di un’abitazione non è fatto SOLO di mobili ma ANCHE di mobili. Questi si devono armonizzare fra loro ma anche e soprattutto con i pavimenti, i rivestimenti, i colori delle pareti ed i tessuti. Il mobiliere di turno arrederà la casa con i pezzi da lui venduti che non è detto siano quelli che meglio caratterizzano quel tipo di ambienti. L’interior designer non si focalizza solo sull’arredo ma ha competenze anche nel settore del colore, della luce dei tessuti che gli permettono di creare ambienti veramente a misura di chi li deve abitare.

Approfittiamo quindi del parere di un’ esperta come te che si occupa anche di relooking d’ interni. Avresti qualche consiglio per riciclare vecchi mobili o dare un nuovo look alla casa senza grosse spese?

Senza dubbio cambiare colore alle pareti cercando di caratterizzarne alcune, rinnovare i tessuti di tende, divani, cuscini e giocare con gli accessori può aiutare molto a cambiare l’estetica di un interno. Riciclare vecchi mobili in questo momento è molto in voga ed è un buon modo per “rinnovarli” cambiando magari il colore, l’importante è sempre non eccedere cioè non aggiungere troppi pezzi di epoche e stili diversi perché si creerebbe un effetto disordine più che un effetto “mix”. Un altro trucco per rinnovare è cambiare destinazione d’uso a mobili ed oggetti; un esempio, la vetrinetta classica che normalmente contiene servizi di piatti e bicchieri potrebbe diventare una scarpiera per la collezione di scarpe di una donna.

Prendo nota dell’ idea della vetrinetta-scarpiera, assolutamente originale! C’ é un tuo progetto di relooking che ti é rimasto impresso?

Devo dire di no, non perché non ce ne siano ma perché ogni mio progetto, sia di rilooking che di interni vero e proprio mi rimane nel cuore. Ogni casa che contribuisco a creare assume importanza e significato per ragioni diverse, e ognuna mi rapisce. In ogni progetto mi innamoro di qualcosa; può essere la ricerca di un oggetto o di un mobile particolare, la sperimentazione e l’accostamento di materiali particolari o ancora la sfida di rendere abitabile, funzionale ed armonioso un monolocale.

Come mai hai deciso di aprire un blog dedicato all’ arredamento e al design?

E’ successo per caso. Dopo la nascita del mio secondo figlio ho avuto un periodo di stand by….. per ovvi motivi e quando mi sono rilanciata nel mio lavoro è stato in pieno inizio della crisi economica attuale. Pensavo fosse utili ed anche professionale avere un sito dove potermi presentare e mostrare alcuni dei miei lavori. Dopo aver contattato alcuni web masters decisi che in quel momento economicamente non mi potevo permettere la creazione e la gestione di un sito. Decisi quindi di aprire un blog per usarlo come sito. Con il passare dei mesi ho capito che il blog era altro. Non una semplice vetrina statica ma un fantastico mondo che mi permetteva di farmi conoscere attraverso la mia passione ed il mio lavoro. In realtà da quel momento sul blog di miei lavori ne ho messi veramente pochissimi; uso il blog per condividere tutto ciò che mi piace di questo settore e perché no anche per dare qualche consiglio.

Quali sono le domande più frequenti da parte dei tuoi lettori?

Per la verità sul blog non mi vengono poste particolari domande. Il blog è più un luogo dove ai lettori piace leggere e guardare le mie proposte in tema di design e decor. I consigli vengono più chiesti attraverso la mia pagina facebook e nel gruppo facebook INTERNI DA VIVERE che ho fondato insieme ad un’amica architetto proprio per un confronto tra professionisti e semplici appassionati di design.

Segnatevi dunque queste 2 pagine facebook se avete bisogno di qualche consiglio per la casa. Sei spesso creatrice e promotrice di idee originali sul web, come ad esempio la Staffetta dei blog. Ci spiegheresti come funziona?

Per la verità la staffetta è nata da un’idea di Alessia Grimaudi Tramontana, blogger di professione che ho conosciuto in un gruppo tecnico per blogger su facebook. Ho subito aderito a questa iniziativa perché la trovo un fantastico mezzo di condivisione. Ogni 15 del mese un gruppo di blogger scrive un post sul proprio blog su un argomento scelto attraverso un sondaggio. E’ fantastico e divertente vedere come lo stesso argomento viene gestito, trattato e declinato da ogni autore al tema del proprio blog. In calce ad ogni post viene presentata una lista con i link degli altri blog che partecipano all’iniziativa in modo che il lettore possa passare da un blog all’altro proprio come succede con il passaggio del testimone da un partecipante all’altro durante una staffetta. L’iniziativa chiamata Di Blog in Blog ha una pagina facebook.

Un’ altra idea che mi ha entusiasmato é quella del contest “Scenografie di viaggio”, con cui i lettori dovevano creare la casa del viaggiatore. L’ iniziativa ha avuto molto successo e ti ha permesso di coniugare le tue più grandi passioni: l’ arredamento e i viaggi. Ce ne parleresti un po’?

Questa iniziativa invece è nata proprio da me, come hai anticipato, per coniugare la mia passione per il design ed i viaggi. Adoro viaggiare e anche quando viaggio la mia passione per la decorazione d’interni non mi abbandona, anzi nei luoghi e negli hotel che visito cerco sempre qualche particolare affascinante ed originale e ovviamente lo fotografo per poterlo avere sempre vivo nella mia memoria. Ho invitato i miei lettori a fotografare durante le loro vacanze estive particolari degli interni di hotel, appartamenti o ristoranti che avrebbero visitato. L’idea era quella di raccogliere materiale fotografico di arredamenti, complementi d’arredo, giardini e tavole diversi tra loro per provenienza e stile e cercare di creare “la casa del viaggiatore” grazie a questi ricordi di viaggio. E’ stato bellissimo arredare “virtualmente” una casa con elementi diversissimi tra loro e vedere come l’occhio di ognuno dei partecipanti catturasse ed esaltasse alcuni particolari, colori ed oggetti invece di altri. Anche questa iniziativa è stato un grande momento di condivisione.

Come hai scelto le tue fotografie di viaggio?

Come dicevo nella risposta precedente ognuno di noi rimane colpito da oggetti, colori, arredi che per altri potrebbero invece essere insignificanti. Io mi sono avvicinata alla fotografia grazie al mio lavoro. Nel lavoro di styling, prima di preparare un set per un servizio fotografico, sono solita scattare delle fotografie su cui poi andrò a lavorare per “addizione” e “sottrazione”, cioè gli scatti mi permetteranno di studiare particolari angoli e capire se dovrò togliere oggetti e arredi o se al contrario dovrò aggiungere qualcosa per esaltarne la resa fotografica. Questo lavoro col tempo mi ha permesso (anche in mancanza di una tecnica fotografica raffinata) di avere un “buon occhio”, cioè di catturare dei particolari che per molti passano inosservati e di creare delle buone inquadrature. Anche quando fotografo per diletto, mi lascio guidare da questo istinto: c’è sempre un oggetto, un particolare, un arredo che cattura la mia attenzione, quello diventerà il soggetto del mio scatto.

Che importanza dai alla decorazione murale? Hai qualche consiglio da dare ai nostri lettori?

Credo che decorare i muri di un interno, siano essi di un luogo pubblico o di un’abitazione, sia importantissimo perché le pareti vuote sono fredde. L’importante è anche in questo caso essere originali e riuscire ad armonizzare i decori alle pareti con il lo stile d’arredo dell’intero spazio. Il mio consiglio per una parete vuota è o un quadro grande o una composizione di tanti piccoli quadri. (parlo di quadri in generale ma si potrebbe parlare di stampe, di fotografie, di tessuti di collezioni appese al muro).

Un’ ultima domande di rito : il tuo quadro preferito?

Per la verità non ho un quadro preferito; ho degli artisti preferiti. Sono più orientata verso la pittura contemporanea ed adoro Picasso soprattutto dell’epoca figurativa, Matisse, Mirò, Haring.

* Ringrazio Simona per i suoi preziosi consigli e per la sua collaborazione. *