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I consigli per la spiaggia, parla l’esperto

Da Postscriptum

 

L’estate è ormai arrivata da un bel pezzo ormai, ma è cosa sempre opportuna segnalare i buoni comportamenti e offrire consigli a chiunque stia progettando di partire per le spiagge o già si trova lì, spesso incautamente. Le insidie che si nascondono dietro un granello di sabbia sono insidiose, care amici. Per esempio, avete deciso di abbronzarvi anche quest’anno e non temete melanomi? Se ne siete sicuri, vi consiglio comunque di prendere il sole evitando assolutamente le ore diurne. E se proprio non potete farne a meno, allora è essenziale capire quali solari fanno per voi. A tal fine occorre conoscere il proprio fototipo. come si fa a conoscere il proprio fototipo? Semplice recatevi in uno qualunque di quei cosi dove si fanno le fototessere – sapete quei cosi che si trovano per strada? – fate le foto con la faccia seria e senza lingua di fuori. Poi, appena usciti dalla cabina – ecco come si chiamava – scostando la lurida tendina ospite di germi inimmaginabili, con le foto in mano e l’atteggiamento questuante di uno zingaro infelice chiedete e implorate risposta ai passanti, ponendo la domanda: “Ma secondo lei che tipo sono?”. Dovrebbe funzionare.

 

Andare in spiaggia senza le giuste precauzioni può rivelarsi pericoloso per l’incolumità vostra e dei vostri vicini. La puzza di carne in cottura , ad esempio, non è gradevole per nessuno, anche se non ve accorgete. E comunque quel liquido che vi cola sulle braccia potrebbe non esser sudore. Il professor Luigi Ghiacciolo ha fatto degli studi incompiuti molto importanti sul punto, a quel punto vi rimando. Passiamo ad altro, i pericoli più pericolosi di una giornata a mare potrebbero celarsi dietro la voglia di un bagnetto. Per prima cosa dovrete porre estrema attenzione a dove mettete i piedi nel corso del percorso prescelto per giungere sino alla battigia. Non conviene calpestare siringhe o pupù di cani, se ne ricavano solo fastidi, credetemi. E poi non è tutto oro quel che luccica, potrebbe trattarsi solo di un riflesso su di una chiazza di pipì. Ma ammettiamo di essere arrivati sani e salvi alle onde. Quali insidia nasconde il mare? Bisogna ricordare a cristiani, cattolici, israeliti, che anche la Bibbia dice che il mare è pieno di mostri, inventati tutti da Dio per passar tempo mentre fa il bagnetto nella vasca, al posto della solita paperetta. Ci sono Beehmoth, Leviathan e tanti altri. State attenti se li incontrate, una sola bolla, provocata da un loro peto sottomarino, potrebbe rivelarsi fatale una volta venuta a galla. Non tutte le bolle sott’acqua provocano piacere risalendo sulla schiena. Il mare è pericolosissimo anche per altri motivi, li riporto scientificamente e analiticamente: ci sono le meduse, gli squali che ingoiano motoscafi interi di Spielberg, l’inquinamento, i … Insomma, e tante altre cose che ora non mi ricordo. State attenti comunque soprattutto a quando uscite. Verificate subito di indossare ancora il costume, ne vale della vostra illibatezza e incolumità virginale. Non si sa mai cosa possano nascondere i flutti e il mare scuro come il vino e quanti avrebbero potuto far un pensierino a voler approfittare di voi.

Bene, credo che queste siano le cose essenziali da tenere in mente quando si va in spiaggia. Un ultimo consiglio, portatevi sempre appresso una vanga per i marmocchi che non la smettono di frignare. Non fatevi impietosire, non sono affatto amorevoli. I mali vanno estirpati sul nascere.

Gaetano Celestre


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