Magazine Diario personale

I conti della serva

Creato il 11 marzo 2013 da Lavostraprof

Invece di essere a letto a dormire il sonno del giusto (o a leggere il giallo giusto) son qui a compilare verbali su verbali per certificare ogni ora fatta in più (con il consenso della dirigenza) per far funzionare la scuola al di là del classico orario scolastico e al di là di tutto ciò che riguarda la mia funzione docente.
Ecco, se dopo aver
fatto lezione,
preparato lezioni,
corretto compiti,
parlato coi genitori,
asciugato lacrime,
soffiato i nasi,
prestati fazzoletti,
preparato cruciverba stile Ruzzle sulla rivoluzione francese,
preparato le lezioni semplificata per Cin-ciu-é,
preparato le lezioni semplificata per Ali Babà,
compilato i registri,
seguito corsi di aggiornamento,
preparato corsi di aggiornamento,
messo a posto la biblioteca di istituto,
e così via e così via,
tutte cosine che rientrano nella mia funzione docente,
se dopo tutto questo mi sono messa a fare altro,
per esempio a impostare progetti sull’estinzione dell’Abies pinsapo,
o a fare il logo per il sito della scuola,
o a caricare il muletto con i libri della biblioteca da sistemare da un’altra parte,
o a montare il filmato per il concorso internazionale sul Gipeto del Parco nazionale dello Stelvio,
o a impostare una nuova pagina web perché les collègues de travail non riescono a caricare le immagini gèg… (ghegèghegèghegè)
o a preparare delle finte prove Invalsi per tutte le classi che prima o poi faranno delle vere prove Invalsi,
o a fare delle ore in più di supplenza al di fuori di quelle che devo fare per contratto,
e così via e così via,
ecco,
se ho fatto questo,
ora devo verbalizzarlo e dichiararlo e incolonnarlo perché tutto ciò rientra in attività che dovrebbero essere incentivate da un monte soldi che si chiama “fondo di istituto”,
il quale fondo di istituto è però appena stato decurtato del 36,4%,
e quindi vediamo quante ore abbiamo fatto in più perché così sappiamo quante ore in più non saranno pagate.
E vediamo un po’ anche come ce la caviamo, ad arrivare alla fine dell’anno con un terzo di soldi in meno.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :