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I corti de Il Buio in Sala (N°2): quattro ottime proposte

Creato il 06 maggio 2013 da Giuseppe Armellini
I corti de Il Buio in Sala (N°2): quattro ottime proposte
THE MAKER: formidabile corto in stop motion che nel minuto finale acquista così tanto spessore da renderlo quasi tragico nel suo significato. Si gira una clessidra, una strana creatura, seguendo un manuale di istruzione, inizia a costruire un'altra creatura simile a lui ma femmina. Sembra il classico tema dell'anima sola che costruisce una Lei, la propria anima gemella (penso alla moglie di Frankesntein, a May di Luke McKee ma anche a cose più banali come il video di Silvestri Le Cose in comune). Sembra solo questo, un dolce corto sulla ricerca dell'amore. Ma poi accade qualcosa, la clessidra finisce il suo tempo e il corto rivela la sua natura. L'amore è passeggero, la vita corta ed effimera, c'è sempre poco tempo per godersela. Oppure semplicemente una metafora di come la specie continua ad andare avanti nei millenni. O ancora, avere in mano il senso della vita, le istruzioni per l'esistenza ma non fare in tempo a godersi quanto creato o capito.
Grande colonna sonora ad archi, molto intensa. Corto fulminante.
VOTO 8,5 (considerando la durata)
I corti de Il Buio in Sala (N°2): quattro ottime proposteBLINKY: Se non fosse per il finale troppo affrettato questo sarebbe un corto devastante. In un futuro imprecisato esiste un robot capace di far di tutto, ogni tua richiesta sarà soddisfatta. Si chiama Blinky e può diventare il tuo migliore amico o il più efficace tuttofare di casa desiderabile.
Un ragazzino lo compra. Piano piano però come tutti i giochi inizia a venirgli a noia, Blinky può far tutto ma non può far amare i genitori del ragazzo. Blinky inizia ad essere dimenticato, offeso, torturato.
Credo che sia difficile esprimere l'emozione nel vedere Blinky sotto la pioggia che inizia a fare il conto alla rovescia da 999.999, è da Wall-e che non provavo una cosa del genere. E i continui "no problem" che dice fino al cortocircuito li ho seguiti in apnea. Corto che analizza un tema delicatissimo che non quello dei problemi familiari o dei maltrattamenti. No. E' quello atavico sul bene e il male, sull'esser vergognosamente buoni o tremendamente cattivi. Il finale, azzeccato ma molto cinico e freddo nella sua ferocia ( e leggermente inverosimile) rovina un pò l'atmosfera davvero incredibile creata fino a quel momento. VOTO 8,5
I corti de Il Buio in Sala (N°2): quattro ottime proposteI'M DEAD: Qui invece il finale regala un punto in più... Sì, perchè questo corto horror italiano ben girato e benissimo fotografato (ma mal recitato), fino alla sua 3/4 è una copia quasi vergognosa dello Shadow di Zampaglione. Il bosco, le persone rapite, il tavolo delle torture, il villain, la location, addirittura lo scorpione che sostituisce la rana. Non si capisce davvero dove si vuole andare a parare. E quel IO SON MORTA come titolo e come frase iniziale sembra davvero privo di senso. Poi, meno male, nel finale ci si toglie di dosso Shadow e tutto prende un senso, anche il titolo. Rimangono molti punti oscuri e la sensazione di trovarsi davanti a un corto girato da appassionati che giocano con i clichè dimenticandosi un pò il plot. Ma è buono dai, bravi. VOTO 6,5
I corti de Il Buio in Sala (N°2): quattro ottime proposteI'M HERE: Questo più che altro è un mediometraggio e affatto di nicchia, basti citare il regista, Spike Jonze... Se cercate in letteratura, in musica o nel cinema un'opera che racconti l'amore assoluto, quello che porta al totale annullamento di sè a favore della persona amata, allora I'M HERE è uno dei candidati al primo premio. Che dire? Corto di assordante dolcezza, accompagnato da splendide musiche e da un'atmosfera di una malinconia unica, quasi eccessiva. Jonze, una curiosità, conferma di saper usare la luce del sole come nessuno. La scoperta dell'amore è unita alla scoperta di avere finalmente trovato uno scopo nella propria vita. Il finale con quella carrozzina e quella testa tenuta in braccio è talmente straziante e duro da risultare quasi fastidioso
VOTO 8
(si trovano tutti sul tubo)

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