Era il 12 aprile del 1961, quando la capsula spaziale Vostok 1 (Oriente 1), si staccò da terra per raggiungere la distanza di 302 Km dalla Terra circumnavigando il globo terrestre con a bordo il pilota spaziale più famoso di tutti i tempi, il comandante Jurii Gagarin. Esaltato dalla propaganda politico culturale dell’allora Unione Sovietica, come artefice di un primato del sistema comunista, si sentì in dovere di trasmettere un messaggio con cui annunciava con spocchiosa ironia: “Non vedo quassù nessun Dio!” . Fu il massimo che l’ateismo di stato potesse esprimere con così tanta stupidità, e l’apoteosi che segui’ mando’ in delirio i compagni soloni delle università, che con questa “testimonianza” ritennero chiusa definitivamente la questione di Dio.
A quanto pare, però, si sa, che il diavolo fa le pentole…
Ecco, che dopo 53 anni, viene messa in atto una nuova missione spaziale internazionale, la ISS 42, composta da un equipaggio di russi, americani e la nostra italiana Samantha Cristoforetti.
Ciò che è stupefacente e di notevole considerazione in questa missione, è il netto contrasto dell’attuale equipaggio russo con quello del fu comandante Gagarin. Le televisioni e tutti i media internazionali, hanno fornito notizie e abbondanti immagini dell’evento. Fra le immagini trasmesse, ce ne erano alcune in cui spiccavano sorprendentemente, affisse alle pareti interne della capsula, delle stupende icone ortodosse insieme a crocifissi dorati.
A dimostrazione che Dio in Russia non è morto, ma il comunismo ateo, si!
Con la gestione Putin (“l’uomo dagli occhi di ghiaccio”) è riapparsa l’anima cristiana della Russia; quale migliore auspicio per una futura prospettiva di pace?
Ma la nota stonata in quell’ambiente carico di devozione, l’ha intonata la nostra pur brava e degna prima donna italiana ad essere portata in orbita nella stazione spaziale.
Samantha, ha pensato bene di dedicare, durante le passate festività, gli auguri natalizi, (Corriere dell Sera online 1/01/2015) niente meno che all’UNICEF. Chissà quanti avranno detto e diranno ancora: “Ma che brava, un vero bel gesto!” Già, peccato però, per chi non lo sa o perché non gliene può importare di meno, che l’UNICEF è un’organizzazione onusiana tentacolare della massoneria, la quale “lavora” per l’infanzia – vedi l’aborto!- Ma non si è limitata solo a questo, bensì si è esibita cantando in diretta lo stucchevole e noiosissimo brano di John Lennon; “Imagine“. Scelta abbastanza discutibile! Uomo dichiaratamente anticristiano, John Lennon affermo’ una volta, in una intervista dell’epoca, con aria da nuovo “profeta”, che il rock sarebbe diventato più famoso di Gesù Cristo. Non so dove ora egli sia, certo è, che vista la morte fulminea che ha subito, non credo che abbia avuto il tempo di rivedere il suo passato per rendersi conto di ciò che ha detto e fatto.
Sicuramente saprà chi è Gesù Cristo!
Imagine, è un melenso e banale testo sulla scia dello slogan pacifista: “Peace and Love” auspicante un rinnovato ateismo.
Questo brano lo si sente sempre cantato in inglese, per cui la traduzione non essendo alla portata di tutti, (ma non per Samantha) ho deciso, per chi non lo conoscesse, o per chi non ha mai pensato di volerlo conoscere, di riportarla integralmente in italiano e di pubblicarla.
Immagina
Immagina non esista il paradiso è facile se provi. Nessun inferno sotto di noi – sopra solo il cielo. Immagina che tutta la gente viva solo per l’oggi. / Immagina non ci siano nazioni – non è difficile da fare – niente per cui uccidere o morire – e nessuna religione – Immagina tutta la gente – che viva in pace. / Puoi dire che sono un sognatore – ma non sono il solo – Spero che tu ti unirai a noi anche tu un giorno – e il mondo vivrà in armonia – Immagina un mondo senza proprietà – mi chiedo se ci riesci – senza bisogno di avidità e di fama – una fratellanza tra gli uomini – immagina tutta la gente che condivide il mondo. / Puoi dire che sono un sognatore – ma non sono il solo – Spero che ti unirai a noi anche tu un giorno – e il mondo vivrà in armonia.
Tenendo conto che il defunto autore, alla fama e alla proprietà ci teneva, eccome! E che tale fumisteria ideologica è intrisa di droga e edonismo, non sfugge il fatto che il messaggio della Samantha che ha trasmesso cantando, era il più dissacrante che si potesse “immaginare” . Senza meno era agli antipodi di quell’ambiente ove figuravano sacre icone e Crocifissi, almeno per rispetto per i suoi compagni russi, che pare che respirino la nuova atmosfera culturale e politica del ritorno della religione, poteva dal trattenersi da una così becera prestazione.
Liberamente tratto dalla rivista cattolica antimodernista quindicinale “Si Si No No” del 31 gennaio 2015
Sagittarius