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I cucadores 2.0

Da Crudina
Cambiano le mode, cambiano le tecnologie, il tempo passa e anche i cucadores non sono più quelli di una volta. Quelli che li vedevi girare per la strada, con il loro sguardo sornione, l'andatura da very self-confident man che, quando gli passavi davanti, non potevano fare a meno di esprimere il loro benestare alla tua mise sexy.
Almeno ti guardavano, esercitavano il loro presunto potere di maschio latino. Essere chiamato latin lover poteva ancora essere motivo di vanto.
Ora, invece, è troppo complicato.
Che il latin-loveggiare sia svanito nell'aria inghiottito da particelle di radioattività trasportate dal vento, non si sa con certezza. Si sa solo che la maggior parte dei maschi si siedono al bancone, in cattedra o dietro un pc e aspettano.
Nell'era delle connessioni perenni, delle Adsl velocissime e dei contatti facilitati da chat e social network, il nuovo potere dei maschi risiede tutto qui. Non più uno sguardo, un mojito tenuto in mano o un vestito firmato. E' tutto dietro una tastiera, un pezzo furbetto, parole sapientemente scelte, frasi non dette e sguardi appena accennati in foto decisamente photoshoppate.
Basta un accenno di "ioCheSonoBuioETempestoso", per far impennare verticosamente i clik al proprio sito/blog/Facebook.
Una frase sensualmente provocante, un far capire ma nemmeno troppo che il ragazzo, oh yeah baby, ci sa fare ed ecco,ragazze che cercano di attirare l'attenzione del bello e dannato di turno con finti apprezzamenti alle loro poesie sommessamente, ma non troppo, grondanti fica e sesso, sperando che lui si accorga, che le citi, risponda, innestando in queste dolci fanciulle sperdute l'incoraggiamento del: "forse ce la posso fare".
E loro, intanto, seduti nel loro sgabellotto di design nel loro appartmento moderno, inebriati da cotanto servile seguito, gongolano. Ridendo sotto i loro pizzetti sempre in ordine, rimirandosi allo specchio davanti alla loro postazione pensando: "ehi, Costantino mi avrebbe fatto un baffo, a me", passandosi un dito sulle labbra a mò di tronista della peggiore fattispecie.
E' tutto un ammiccare virtuale questo prolisso e perverso gioco del seduttore online, tramite parole che inneggiano alla loro virilità malcelata da mentite spoglie di fiero intellettualoide; che si interessa di politica, militante in qualche gruppo, sempre con un quotidiano sotto il braccio o un libro tra le mani. Si servono di questi mezzucci per arrivare sempre là, dove ogni uomo, alla fine, tenta di arrivare.

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