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I danni del sisma ai beni culturali in Emilia

Creato il 13 giugno 2012 da Tnepd

Sono circa 600, su un totale di 1.159 beni tutelati presenti nell’area colpita, i beni culturali danneggiati dal terremoto in Emilia. È il bilancio, ancora parziale, tracciato dalla Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna.

”Considerando che molti degli edifici coinvolti – si legge in una nota – presentano crolli totali, parziali o lesioni di diversa entità, si può facilmente cogliere la dimensione dell’impatto del sisma e la mole straordinaria del lavoro da svolgere”.

Per affrontare l’emergenza, il segretariato generale del ministero per i Beni e le Attività culturali ha costituito per decreto delle unità di crisi regionali e una nazionale, che ha il compito di monitorare e coordinare le diverse fasi del lavoro per la salvaguardia del patrimonio culturali.

I danni del sisma ai beni culturali in Emilia

Il duomo di Mirandola (sky)

I danni del sisma ai beni culturali in Emilia
I danni del sisma ai beni culturali in Emilia

La chiesa di San Francesco a Mirandola (sky)

Intanto è stato recuperato dalle macerie praticamente intatto, dopo l’abbattimento controllato, il crocifisso posizionato sulla sommità del campanile della chiesa di San Michele Arcangelo a Poggio Renatico, nel Ferrarese. Il campanile, pericolante, è stato fatto crollare da un’equipe specializzata coordinata dall’artificiere Danilo Coppe.

I danni del sisma ai beni culturali in Emilia

La chiesa di San Michele Arcangelo (sky)

I danni del sisma ai beni culturali in Emilia
 

Fortemente critico su tale azione è stato il critico d’arte Vittorio Sgarbi: “Bisogna assolutamente impedire che l’azione di tutela dei cittadini nelle zone del terremoto produca dei danni peggiori del terremoto: i recenti abbattimenti di campanili, con il pretesto della messa in sicurezza, sono atti intollerabili che nessuna garanzia per i cittadini legittima”.

”Si possono estendere le aree di rispetto – aggiunge Sgarbi – ma non buttar giù con la dinamite monumenti che potrebbero essere puntellati. Il recente abbattimento del campanile di Poggio Renatico non è giustificabile in alcun modo e qualunque ingegnere sa che esistono gli strumenti per puntellare un edificio senza abbatterlo. Occorre che la Protezione Civile si muova non autonomamente ma sotto la guida di personale esperto dei Beni Culturali, che indichi la necessità di salvare i monumenti come i cittadini. È assurdo abbattere un campanile dopo che si è consentito agli operai di tornare nei capannoni per lavorare”.

Di seguito invece le immagini del crollo della torre dell’orologio di Novi.

I danni del sisma ai beni culturali in Emilia
 

”La nostra torre è crollata ma noi non crolliamo, siamo in piedi, ce la faremo perché abbiamo le forze per farcela”, ha commentato fiduciosa il sindaco di Novi, Luisa Turci, che aveva già avuto la propria abitazione lesionata, come quella di tanti concittadini, dopo la rovinosa scossa di martedì scorso. ”Le nostre priorità devono cambiare, è una situazione che ci cambia la vita attuale”, ha aggiunto, con un ‘ricordo’ anche per l’antica torre crollata: ”Nonostante i danni batteva ancora le mezz’ore, da ‘malata’ funzionava nonostante fosse quasi giù, ci dava speranza. Ora non c’è più”.


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