Dati allarmanti,dati di aumento di morte nella popolazione.Eccone alcuni:
più del 100% per il mesotelioma e per i tumori maligni del rene e delle altre vie urinarie (escluso la vescica), superiore al 30% per il tumore alla vescica e per i tumori della testa e del collo, del 40% del tumore maligno del fegato, del 60% per il linfoma non Hodgkin”.
Donne a Taranto, ecco i dati aggiornati del Ministro Balduzzi
L’eccesso di tumori al fegato per le donne e’ +75%
+43% per il linfoma non Hodgkin
+80% corpo dell’utero superiore+48% polmone
“Superiore al 100% l’incidenza del tumore allo stomaco nelle donne“.
Tumore alla mammella +24%
Insomma un’emergenza nazionale,che molto probabilmente arriva in ritardo a Taranto e di cui non si potra’ farne a meno per i prossimi anni. Balduzzi dice cose che noi tarantini sapevamo gia’,annusando l’aria ogni giorno e capendo che in quell’aria malata vi era la morte,portata ora dall’Ilva ora dalla raffineria…. Dati che hanno portato via migliaia di persone e che ne porteranno via dai loro cari altre. Il bivio e’ adesso questo:chiudere la fabbrica della morte oppure conviverci a scopo di enormi sacrifici economici che in primis Riva dovra’ fare? Eppoi le bonifiche da attuare saranno veloci e risolute oppure grazie alla nuova AIA andranno a rallentare e allontanare questo percorso voluto dagli ambientalisti e dalla magistratura stessa? La conferma dei dati pone esami di coscienza e piani da attuare nel breve,con lo stato in primo luogo a essere parte in causa anche come responsabile di tutto questo e anche nella politica locale,rea di essere troppo morbida con chi in questo territorio ha trovato latitanza nei controlli per molto. La storia proseguira’ e noi,attori di questa tragedia,racconteremo forse un giorno l’epilogo che dovra’ essere per forza di cose,positivo o per chi inquina o per chi lotta,operai stessi,per avere un futuro migliore.





