La mafia e le sue nefandezze sono state celebrate in diversi film d'autore: Martin Scorsesene ha dato un fulgido ritratto in due capolavori assoluti quali Quei bravi ragazzi e Casinò, mentre Francis Ford Coppola ne ha celebrato la storia ne Il padrino e Il padrino parte seconda. Ma quando si parla di film sulla mafia, quelli di Coppola e Scorsese non sono gli unici nomi degni di nota, anche se sicuramente sono i più conosciuti. Dalle memorie di Joe Pistone, un poliziotto sotto copertura che è riuscito ad infiltrarsi in una delle cinquefamiglie di mafia di New York, il registaMike Newell ha tratto un film altrettanto bello e affascinante: Donnie Brasco, con un superbo Johnny Deep. E anche un regista Hitchockiano come Brian De Palma, pur sconfinando nella mafia latino americana,con Scarface e Carlito's way è riuscito a dipingere un ritratto esemplare della malavita organizzata.L'umile opinione del sottoscritto è che per quanto siano belli i film di Coppola, Newell e i due capolavori di De Palma: Scarface e Carlito's way (anche se in questo caso è più corretto parlare dimafia latino americana), quel geniaccio di Scorsese è riuscito nell'intento di rappresentare al meglio la mafia e le sue dinamiche, rendendo il tutto una gioia sia per gli occhi che per le orecchie (sentire le soundtrack di tutti i suoi film per credere). The departed, pur essendo a sua volta unfilm sulla malavita, a mio avviso non è riuscito a mantenere gli standard micidiali del maestro, ma per tutti gli appassionati del genere film di mafia è comunque un film da vedere.
La classifica dei migliori film di mafia
- Quei bravi ragazzi: praticamente il miglior film di mafia mai girato e a tutt'oggi un capolavoro immortale del cinema, non solo di genere. Tratto dalromanzo di Nicholas Pileggi, a sua volta ispirato alla vita di Henry Hill, un'informatore pentito della mafia, Goodfellas è il ritratto più veritiero del mondo malavitoso italo-americano che si sia mai visto al cinema. Violenza ed un umorismo nero come la pece, insieme ad una colonna sonora da urlo, fanno diQuei bravi ragazzi il film sulla mafia per eccellenza. Semplicemente perfetto.
- Il padrino parte seconda: Vuoi che fu il primo film in cui comparvero assieme due mostri sacri della recitazione come Al Pacino e Robert De Niro (anche se i due non girarono assieme alcuna scena, dato le diverse epoche temporali dei loro personaggi), vuoi cheCoppola e Puzo avevano ormai rodato la loro collaborazione, tanto che la trama di questo capolavoro è un esempio folgorante di sceneggiatura d'autore hollywoodiana... fatto sta che il secondo capitolo della saga della famiglia Corleone è di una spanna sopra il primo, almeno per quel che mi riguarda... alternando la storia del giovane Don Vito (Robert De Niro) alle vicende del figlio Michael, diventato il nuovo padrino della famiglia Corleone, Il padrino parte seconda è un'immenso affresco agiografico sulla mafia italo-americana, tanto che insieme al primo è considerato il film preferito di ogni mafioso che si rispetti. Epico.
- Casinò: Il poker d'assi De Niro, Pesci, Scorsese, Pileggi ritorna sul luogo del delitto e confeziona uno dei film sulla mafia più completi e sgargianti di tutti i tempi. Non è il seguito di Quei bravi ragazzi, come in molti hanno erroneamente pensato alla sua uscita, bensì una storia totalmente diversa, tratta da un romanzo di Nicholas Pileggi, ispirato a sua volta alla vera storia di Franky "Left" Rosenthal e Anthony "The Ant" Spilotro. Più lungo, violento (vedere la fine del personaggio interpretato da Pesci, per credere) e complesso di Quei bravi ragazzi, Casinò è un vero saggio audio-visivo sulla mafia, i suoi ingranaggi, le tecniche e tutto il resto. L'eccessiva verbosità è forse l'unico difettuccio che si possa trovare in questo capolavoro assoluto. Scintillante.
- Gomorra: Tratto dal best-seller di Roberto Saviano, il fulgido e spietato ritratto della malavita organizzata napoletana, la camorra. Un film d'autore ellittico e indimenticabile.Garrone si conferma come uno dei registi italiani più talentuosi degli ultimi anni. Spietato, violento e crudele: un ritratto impietoso della criminalità moderna e allo stesso tempo una lezione di stile cinematografico. The best of made in Italy.
- Il padrino: Tratto dall'omonimo best-seller di Mario Puzo, il padrino di Francis Ford Coppola è senza ombra di dubbio il capostipite dei kolossal mafiosi, praticamente il Ben-Hur di Cosa Nostra; solo che al posto della corsa con le bighe ci sono le corse con le cadillac e i mitra, e al posto di Roma c'è l'America con tutte le sue contraddizioni. Un Marlon Brandostrepitoso e un cast da urlo, fanno di questo film il classico dei classici. Una piccola curiosità: pur essendo uno dei film di mafia più famosi al mondo, la parola mafia non viene pronunciata in tutto i suoi 175 minuti neppure una volta. Omertoso.
- Donnie Brasco: tratto dalle memorie di Joe Pistone, un poliziotto infiltrato nella famiglia Bonanno, una delle storie più affascinanti sul mondo della mafia New-yorkese ed anche una delle più sincere, dato che tutti i fatti narrati in questo film sono accaduti realmente, e a parte qualche variazione subita in fase di sceneggiatura (un esempio su tutti la morte "onorevole" di Al Pacino/Lefty Ruggiero, in realtà affrontata da Michael Madsen/Sonny Black Napolitano) si può tranquillamente affermare che insieme a quei bravi ragazzi questo è di sicuro il ritratto di mafia più aderente al vero che il cinema abbia saputo darci. Al Pacino e Johnny Deep sono al loro meglio, semplicemente strepitosi. Che te lo dico a fare?
- Scarface: Remake di un film di Howard Hawks del 1932, sceneggiato da Oliver Stone e diretto da Brian de Palma, Scarface è un'altro di quei film la cui importanza rimarrà nel tempo, indipendentemente dal genere a cui appartiene. Al Pacino interpreta il gangster più cafone e cazzuto di tutti i tempi, Tony Montana, in un capolavoro di pathos, violenza e sentimenti che difficilmente si può scordare. La scena dell'omidicio con motosega è una delle più efferate e disturbanti di tutti il cinema americano, un vero pugno nello stomaco. Napoleonico.
- Carlito's way: Al Pacino e Brian de Palma ancora insieme per un ennesimo capolavoro. Meno epocale di Scarface, ma allo stesso tempo più coeso e artisticamente maturo,Carlito's Way racconta la parabola discendente di un gangster portoricano, che uscito di galera viene risucchiato senza avere alcuna possibilità di redenzione dal mondo criminaleche vorrebbe lasciare per sempre. Un film praticamente perfetto, con una sequela di scene indimenticabili. Magistrale e tesa come una corda di violino la sequenza della sparatoria nella sala da biliardo. Tra gli interpreti, uno strepitoso Sean Penn. Crepuscolare.
- The departed: Remake di un film di Hong Kong (Infernal affairs), The departed è una storia di infiltrazioni e di mafia, come Donnie Brasco, solo che in questo caso gli infiltrati sono due: un poliziotto (Leonardo di Caprio), che si infiltra in una gang irlandese e unmafioso irlandese (Mark Wahlberg), che si infiltra nella polizia per essere di aiuto al suo capo, interpretato da un superbo Jack Nicholson. Non è il film migliore di Scorsese, anche perchè i suoi capolavori sono talmente tanti che per contarli non basterebbero le dita di un marziano, ma sicuramente un gioiellino del genere, e comunque diverse spanne al di sopra del 90% dei polizieschi moderni. Di Caprio, poi, si conferma uno dei migliori attori della sua generazione. Adrenalinico.
- Era mio padre: Diretto da Sam Mendes, l'autore di American Beauty, ed interpretato daTom Hanks, un gangster-movie vecchio stampo, ambientato nell'america degli anni trenta. Una storia elegiaca di onore e amore paterno. Notevole il personaggio interpretato da Jude Law, un killer psicopatico dalla doppia identità. Neo-classico.