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Contro la realtà si perde sempre. Inutile dire che il “Che” non è morto e combatte con noi. Dopo che gli hanno sparato, il “Che” è morto.Non ha più pensato, non ha più respirato, non è più esistito e non ha nemmeno saputo di non esistere. Altro che combattere. Ma questo genere di ovvietà non riesce a penetrare nelle menti di coloro che hanno una fede. Di coloro che non credono a ciò che vedono perché preferiscono credere a ciò che sarebbe giusto vedere. Ecco la tragedia del comunismo. Inutile considerare tutti i marxisti dei cretini o dei profittatori in malafede. Il loro stesso numero smentisce questa ipotesi. Ciò che li ha rovinati e li ha indotti a innumerevoli malefatte è stata l’assoluta certezza di essere dal lato del Bene. Un Bene così importante che gli si poteva sacrificare qualunque altro bene. Inclusa la verità, inclusa la vita degli esseri umani. E dunque non è affatto un azzardo dire che il comunismo è stato una religione. Poi si è avuta l’implosione dell’Unione Sovietica e sia il marxismo come teoria economica, sia il comunismo come fenomeno politico sono morti. Dovunque. Salvo in Corea del Nord, a Cuba e in Italia. Da noi è rimasto in piedi un partito che, quanto a mentalità, i conti col suo passato non li ha mai fatti. Non è mai riuscito a rinnegare i suoi errori. Non è mai riuscito ad entrare nel gioco politico democratico per il quale gli avversari sono soltanto patrioti con idee un po’ diverse dalle nostre. Per gli adepti della nostra sinistra è rimasto il solco invalicabile: “Loro” da un parte, quella dell’errore, quella dei servi dei padroni, la genia di quelli che Stalin liquidava come nemici della Rivoluzione, “Noi” dall’altra; noi che operiamo per il Bene mentre loro operano per il Male; noi che diciamo la verità anche quando è una bugia e loro che dicono solo bugie, anche quando dicono cose evidenti; noi che abbiamo comunque ragione, anche quando abbiamo torto, mentre loro hanno sempre torto, anche quando hanno ragione. Una simile chiusura mentale non si può avere in malafede. È necessario un credo che sia più forte dei fatti. E quale credo è più forte del comunismo, cui tanta gente ha sacrificato persino la propria rispettabilità? Giorgio Napolitano, pur essendo un galantuomo, ha approvato la repressione della Rivoluzione Ungherese, ed era certo troppo intelligente per non sapere quale fosse la verità. Ma il Partito Democratico ha anche una componente cattolica: e quale fede è più forte del Cristianesimo, quando il suo pauperismo estremistico e ingenuo si allea col marxismo? L’elezione di Napolitano a presidente per la seconda volta non risolve per nulla i problemi dell’Italia. I fatti sono chiari: non potendosi costituire un governo Pd-M5S, rimane solo l’alternativa Pd-Pdl, oppure lo scioglimento delle Camere e quelle elezioni che potrebbero azzerare il Pd. E tuttavia la fede è più forte di tutto. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, promette che se si fa un governo di coalizione col Pdl il giorno stesso lui esce dal partito. Rosy Bindi dice che di governo delle larghe intese non se ne parla neppure. Con riguardo a questo problema, i giornali ventilano una possibile scissione del Pd. Insomma, almeno per metà dei “democratici” i fatti nella loro banalità non hanno nessun peso. Questa non è una formazione politica, è una setta religiosa di fanatici: come i catari, come gli anabattisti, tutta gente che preferì essere arrostita che dimostrare un minimo di pragmatismo. In queste condizioni si può star certi che difficilmente si uscirà dall’attuale impasse. Forse Napolitano, in occasione del suo insediamento, dirà che per il bene del Paese non bisogna perdere tempo e costituire un governo. Che solo per questo egli ha accettato la nuova elezione. Ma è bene che egli si prepari – e con lui l’Italia intera – allo scioglimento delle Camere e a nuove elezioni. La Chiesa negava il sistema eliocentrico per non smentire il Giosué della Bibbia, il Pd nega i fatti e va contro il proprio interesse pur di non smentire il demenziale dogma dell’antiberlusconismo. La storia finirà con l’inghiottire questi dinosauri. Gianni Pardo, [email protected] http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane
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