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I dipendenti comunali chiedono di premiare il merito in modo chiaro ai cittadini

Creato il 16 giugno 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
I dipendenti comunali chiedono di premiare il merito in modo chiaro ai cittadini

"Bisogna aspettare di trovarsi in una sala operatoria per poter pretendere di essere affidati ai più meritevoli?" I sindacati provocano, perché vogliono che finalmente la meritocrazia faccia passi avanti evidenti a tutti e in tutta la pubblica amministrazione.

Il problema esiste: infatti oggi i cittadini hanno la possibilità di capire se i dipendenti pubblici del Comune di Cremona sono efficienti, al di là delle singole esperienze personali e del sentito dire? Possono constatare se un ufficio lavora bene e produce servizi per i cittadini secondo le necessità? Prima di esprimere giudizi occorre essere informati in modo semplice e comprensibile, e i cremonesi non hanno attualmente la possibilità di comprendere se l'amministrazione stia veramente funzionando, perché mancano indicatori visibili a tutto il pubblico, che diano un'idea chiara e complessiva dell'efficienza degli uffici e di che cosa non va. Manca insomma un sistema di valutazione del personale che sia intuitivo per i cittadini, che devono poter capire se e perché i risultati sono raggiunti o no. Quindi si costruisca questo sistema, confrontandosi con le migliori esperienze attivate in altre amministrazioni italiani. Che finalmente si protesti o si apprezzi il lavoro, nel suo complesso, per fondati motivi.

Se l'ufficio anagrafe produce diecimila certificati in un anno e l'anno dopo ne fa duecento in meno, va premiato o no? E' l'esempio presentato da Giorgio Salami, coordinatore dei rappresentati sindacali: ci sono state meno richieste? Meno dipendenti? Non si comprende da un solo indicatore: il cittadino non comprende e resta esposto al solito bombardamento di luoghi comuni e al malumore generalizzato contro la pubblica amministrazione.

Di conseguenza la piattaforma pubblicata oggi sul sito della Funzione pubblica della Cgil, dopo l'assemblea dei dipendenti comunali di stamattina, vuole cambiare le cose. Il segretario comunale Pasquale Criscuolo ha fatto propria la piattaforma, una serie di richieste, e l'ha definita "un faro": l'amministrazione così si prepara ad aprire le porte, in modo che i cittadini possano giudicare con cognizione di causa, e i colleghi sappiano con quali criteri sono premiati o no i loro colleghi, senza timore che esistano uffici predestinati a un premio di produttività maggiore, che altri settori invece chissà perché non raggiungono mai. E inizia l'era della trasparenza, secondo gli auspici. Una volta che sarà chiaro che viene premiato il merito, risalirà la fiducia, aumenterà la voglia di fare, anche se di lavoro non ne mancherà, a quanto pare, dato che il Comune spende due milioni di euro in meno per il personale. Il lavoro non è diminuito ma i lavoratori sì, dopo 15 anni di blocco delle assunzioni.

Il cittadino preso dalla curiosità di sapere e capire non va dunque ostacolato, nell'interesse del Comune.
C'è una parte fissa dello stipendio, ma anche una parte variabile, che dipende dalla produttività, cioè da un premio dato dalla dirigenza: che sia assegnato in modo trasparente è l'obiettivo principale, per evitare anche rischi di inefficienza e corruzione; in proposito esiste anche un codice etico approvato dal Comune, per garantire gli utenti.

Quello che conta, per i cittadini, è il risultato finale del lavoro: non va allora premiata la quantità di lavoro svolto se i risultati non ci sono. Bisogna insomma rivedere i criteri usati sinora e dare una svolta, anche contro i luoghi comuni, ma soprattutto per rendere più serio il sistema delle performance e delle valutazioni dei dipendenti.

"Il livello della proposta è molto alto - scrive il coordinatore dei rappresentanti sindacali Giorgio Salami - ma non abbiamo inventato nulla: si tratta di applicare esperienze locali e strumenti già disponibili per la Pubblica Amministrazione, per dimostrare che il lavoro pubblico serve ed ha una dignità da recuperare, ed anche per premiare il merito, finalmente, in un paese che ha perso il senso di queste parole a vantaggio del premio clientelare o peggio. Il percorso è impegnativo, ma inderogabile: la qualità dei servizi e le premialità passano da una credibile misurazione delle prestazioni offerte, sia verso l'esterno che tra gli uffici stessi".

Il documento: piattaforma performance


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