I diritti del passeggero, i rimborsi per i voli ritardati

Nel periodo estivo gli aeroporti si affollano. Si toccano i picchi di partenze ed arrivi, ma possono rappresentare anche momenti di arrabbiature e frustrazioni, specialmente a causa di una cancellazione o un ritardo del nostro volo per le vacanze. Che si tratta di un last minute o di un pacchetto vacanze, la situazione non cambia, il passeggero ha diritto ad un rimborso? Di quanto? E dopo quanto ritardo.
A disciplinare la cosa ci pensa il regolamento numero 261 del 2004 redatto dal Parlamento Europeo: http://www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/node/N756388735/Reg_261_2004.pdf
Se il ritardo dipende da fattori imputabili alla compagnia aerea, quindi è esclusa la cancellazione per maltempo o sciopero aeroportuale, il passeggero ha diritto ad un rimborso che varia a seconda del tempo trascorso dalla partenza e dalla lunghezza del viaggio. La tabella è la seguente:
a) di due o più ore per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1 500 km si ha diritto a 250 euro di rimborso;
b) di tre o più ore per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1 500 km e per tutte le altre tratte aeree
comprese tra 1 500 e 3 500 km si ha diritto a 400 euro di rimborso;
c) di quattro o più ore per tutte le altre tratte aeree che non rientrano nei casi di cui alle lettere a) o b) si ha diritto a 600 euro.
Se ai passeggeri la compagnia aerea offre un volo alternativo per giugnere a destinazione con un ritardo che non supera le 2 ore nel caso “a”, le tre ore nel caso “b” e le quattro ore nel caso “c”, il rimborso si riduce del 50%.
I passeggeri hanno diritto anche a:
a) a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa;
b) alla sistemazione in albergo:
— qualora siano necessari uno o più pernottamenti, o
— qualora sia necessario un ulteriore soggiorno, oltre a quello previsto dal passeggero;
c) al trasporto tra l’aeroporto e il luogo di sistemazione (albergo o altro).