Il “Journal of School Health” ha recentemente pubblicato un articolo relativo al primo studio scientifico che ha esaminato la relazione tra l’essere stati vittime di bullismo omofobico durante l’adolescenza e una serie di aspetti relativi alla salute e alla malattia durante la vita adulta.
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Lo studio ha dimostrato che lesbiche, gay, bisessuali e transgender che da giovani hanno subito gravi episodi di bullismo legati al loro orientamento sessuale o alla loro identità di genere da adulti soffrono maggiormente di malattie fisiche e mentali, tra cui depressione, tentativi di suicidio che richiedono cure mediche successive, malattie sessualmente trasmettibili (tra cui l’HIV). Un’altra osservazione importante ottenuta dallo studio in questione è che le persone con bassi livelli di vittimizzazione hanno un più alto livello di autostima e un maggior grado di soddisfazione rispetto alla loro vita, se confrontati con le persone che invece sono state vittime di bullismo.
Questi risultati dimostrano come sia fondamentale prevenire ogni forma di bullismo omofobico, specialmente nell’ambiente scolastico. In particolare Russel, autore dello studio, afferma: “Adesso abbiamo messo in evidenza i costi personali e sociali che devono essere pagati se si fallisce nell’intento di rendere le nostre scuole sicure per tutti gli studenti. Precedenti studi avevano mostrato che il bullismo omofobico contro adolescenti LGBT influiva sulla loro salute fisica e mentale. Nel nostro studio noi abbiamo visto l’effetto del bullismo dopo una decade o più. Ed è chiaro che ci sono dei costi per la salute pubblica a causa del bullismo omofobico anche dopo un lungo periodo di tempo“
In particolare, i punti chiave dello studio, che ha coinvolto 245 giovani adulti LGBT, dai 21 ai 25 anni, sono i seguenti:
- i giovani adulti LGBT che hanno subito molti e gravi episodi di bullismo durante l’adolescenza, confrontati con coetanei che non hanno vissuto questa esperienza, riportano di aver tentato il suicidio 5,6 volte più frequentemente, hanno ricevuto una diagnosi di depressione 2,6 volte di più, e hanno ricevuto una diagnosi di malattie sessualmente trasmissibili 2,5 volte di più. Infine è per loro 4 volte più probabile riportare il rischio di contrarre il virus dell’HIV;
- gay, bisessuali maschi e transgender riportano maggiori livelli di vittimizzazione rispetto a lesbiche e bisessuali donne;
- i giovani adulti LGBT che hanno vissuto bassi livelli di vittimizzazione hanno più alti livelli di autostima, soddisfazione e integrazione sociali se comparati con i coetanei LGBT che invece sono stati spesso vittime di bullismo.
Questo è solo uno di tanti studi, ma particolarmente importante perchè rileva gli effetti a medio e lungo termine di episodi di bullismo omofobico in un età critica come l’adolescenza. Forse è il caso che il ministero della pubblica istruzione, insieme a quello delle pari opportunità e altri istituti similari, inizino a mettere in atto attività di informazione e formazione nelle scuole come modalità di prevenzione di atti di violenza.
A cura delle dott.sse Valeria Natali e Paola Biondi
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