14 NOVEMBRE - Sarà pure che, come recita il titolo del suo ultimo libro, non è abituato a far discorsi, ma non si può certo negare che in quel ruolo, quello di conferenziere, Gabriel Garcia Marquez si trovi estremamente a suo agio. Il Premio Nobel per la Letteratura colombiano nell’ultimo decennio non ha prodotto allo stesso ritmo tenuto nell’arco della sua lunghissima carriera (iniziata nel lontano 1955), anche perché alle prese con una grave malattia. Forse sarà questo il principale motivo per l’uscita (in Italia per Mondadori) qualche anno fa di questa sorta di “compilation” dei principali discorsi tenuti, in varie occasioni, dallo scrittore: “Non sono venuto a fare discorsi”.
Nell’immenso oceano costituito dalla saggistica moderna, troviamo più di un motivo per ritenere che questo volume meriti assolutamente di essere letto. Innanzitutto Garcia Marquez è stato ed è uno dei più grandi scrittori della storia, capace di creare un mondo meraviglioso in ogni sua opera, legata al mondo reale attraverso il sottilissimo filo della più struggente immaginazione. L’animo umano, scandagliato nelle profondità più recondite, è stato da lui descritto in tutte le sue sfaccettature: dall’amore all’odio, dal desiderio di potere a quello di vendetta, dalla tristezza alla solitudine passando attraverso l’angoscia più nera, la gioia e la calma, il riso e la spinta all’avventura.
In secondo luogo il libro permette di leggere per la prima volta il bellissimo discorso presentato l’8 dicembre 1982 in occasione della consegna del Premio Nobel della Letteratura tenuto a Stoccolma dal titolo “La solitudine dell’America Latina” – una rivendicazione, come scrittore e come persona, della estrema e inimitabile singolarità politica e sociale del subcontinente americano – e dall’altra l’altrettanto geniale “Brindisi per la poesia”, un elogio alla bellezza e necessità della poesia, definita come “energia segreta della vita quotidiana”. I due interventi ben esemplificano lo stile e i temi dei discorsi, delle dissertazioni e delle conferenze raccolte in questo libro e da soli, come si suol dire in gergo, valgono il costo dell’intero libro.

Insomma, nonostante l’evidenza di un’operazione che appare soprattutto di natura commerciale, il libro ha il merito di sorprendere ancora una volta anche il più accanito lettore e conoscitore dell’opera di Marquez. Lo scrittore colombiano, infatti, riesce anche stavolta, grazie alla sua inimitabile prosa, ad esprimere le sue sempre sorprendenti idee.
Gabriel Garcia Marquez
Non son venuto a far discorsi
Ed. Mondadori
Pag. 172, € 18
Ernesto Kieffer