I disturbi più comuni legati alla gravidanza

Creato il 26 settembre 2012 da Lory663

Durante la gravidanza, la donna può essere colpita da alcuni distrubi che sono tanto frequenti da essere considerati normali e che, se rimangono entro certi limiti, non devono affatto preoccupare. Cerchiamo di conoscerli meglio.
1) Digestione difficile e prurito- Questi due disturbi si manifestano quasi sempre insieme; infatti, come vedremo, sono strettamente collegati. Durante la gravidanza, diversi alimenti possono essere poco tollerati dallo stomaco: la loro digestione è perciò lenta e difficile, e il sangue è spesso costretto ad assorbire sostanze non completamente digerite, che risultano tossiche per l'organismo. In condizioni normali il fegato riesce quasi sempre a rendere innocue queste sostanze e l'organismo non ne risente alcun danno, in gravidanza, però, questo organo deve svolgere un'attività svelenatrice superiore al normale e talvolta non riesce a "neutralizzare" tutte le sostanze tossiche: si crea così uno stato di intossicazione, che si manifesta con un prurito più o meno diffuso. La digestione difficile, inoltre, è spesso accompagnata da due altri disturbi: l'acidità di stomaco e il gas intestinale, quest'ultimo particolarmente molesto perchè distende la parete addominale già sottoposta ad una notevole tensione. Tutti questi disturbi si possono eliminare, o per lo meno attenuare, eliminando i cibi di difficile digestione (fritti, insaccati, sughi, ecc.) e aiutando il fegato nella sua azione disintossicante con quei medicinali chiamati epatoprottetori.
2) I Crampi muscolari - E' facile che la gestante accusi, specialmente a gravidanza inoltrata, dei crampi alle gambe. In genere questi spasmi, talvolta anche piuttosto dolorosi, sono provocati da una difettosa irrorazione sanguigna di qualche muscolo. Di solito non è necessario ricorrere a medicine: basta cambiare posizione o fare un leggero massaggio sulla zona dolente, per eliminare il disturbo. Se invece i crampi sono molto frequenti e persistono a lungo, è bene intraprendere una cura a base di vitamine, generalmente quelle del gruppo B. (Consultate sempre il medico, che vi prescriverà la cura adatta)
3) Le smagliature - Sono strisce parallele di color rosso livido e con una superficie irregolare, che compaiono sull'addome (talvolta anche sulle cosce e sulle mammelle) dopo il quarto mese di gravidanza. Le smagliature sono la conseguenza di un'alterata nutrizione della pelle: nell'ultima fase della gestazione, il sangue deve irrorare una superficie molto più vasta, poichè la pelle dell'addome si distende esageratamente; è quindi logico che in questo periodo la nutrizione e l'ossigenazione dei tessuti non siano del tutto normali. Questo inconveniente si può alleviare in parte, ci sono in commercio creme  la cui efficacia è però dovuta più all'azione meccanica che si esercita per spalmarle che all'effetto chimico. Il massaggio, infatti, che va fatto molto delicatamente dal basso verso l'alto e dall'interno verso l'esterno, stimola i tessuti, e attiva la circolazione limitando le smagliature.
4) la Stitichezza- E' un disturbo che colpisce le gestanti con una certa frequenza e purtroppo è difficilmente eliminabile. Un buon aiuto può venire dalla dieta: bisogna evitare, per quanto è possibile, gli alimenti costipanti (riso, pane, tè, cioccolata, birra, liquori, carne) e dare la preferenza ai cibi lassativi (verdure lessate e condite con olio di oliva crudo, frutta cotta e cruda, formaggi freschi, yogurt). In ogni caso, non si stimoli mai l'intestino con purganti troppo forti, ma si ricorra solo a lassativi piuttosto blandi (Come sempre, consultare il medico).
5) Le Varici - L'utero aumentando di volume, può costituire un ostacolo al refluire del sangue dall'estremità degli arti inferiori verso l'alto. Le vene delle gambe allora diventano gonfie e turgide e si formano le varici, che sono dilatazioni della vena in cui il sangue circola con difficoltà. Questo problema si può prevenire eliminando, innanzitutto, tutti quegli indumenti e quegli accessori che possono ostacolare la circolazione (cinture, scarpe troppo strette, ecc.); secondariamente è bene non stare a lungo in piedi, per evitare la stasi del sangue nelle vene; è opportuno invece fare una moderata ginnastica degli arti inferiori, in modo che i muscoli si contraggano e si rilassino lentamente, favorendo così il riempimento e lo svuotamento dei vasi sanguigni e il rafforzamento delle loro pareti. Per la cura delle varici sono molto utili i numerosi medicinali che ogni medico potrà consigliare e le calze elastiche.
6) Le emorroidi - Sono le varici che insorgono a carico delle vene dell'intestino retto e dell'ano. Le cause delle emorroidi sono le stesse che provocano le varici degli arti inferiori, ma il distrubo è favorito dalla stitichezza che, come abbiamo detto, è molto frequente in gravidanza. Alla terapia a base di medicamenti vanno aggiunte quindi le cure per riportare l'intestino alla normalità.
7) Altri disturbi - Altri disturbi che possono essere accusati in gravidanza troviamo quelli legati ai principali organi come fegato, polmoni, stomaco, ciò è dovuto al fatto che l'utero aumentando di volume, comprime gli organi vicini. Lamentare una leggera fitta al fianco, è facile, specialmente quando si è sedute, questo perchè si esercita una pressione contro il fegato. Altre volte la pressione è a carico dei polmoni e si fa fatica a respirare. In questi casi è difficile eliminare i disturbi: a volte basta cambiare posizione o fare qualche passo, altre volte non si riesce proprio a trovare alcun rimedio: non resta quindi che sopportare i disturbi che sono, tra l'altro, facilmente tollerabili.
Tutti i disturbi elencati sono i più diffusi; ce ne sono però altri che sono spesso trascurati perchè è opinione comune che siano "normali", mentre nascondono a volte insidie pericolose: il vomito dopo il terzo mese, l'eccessiva salivazione, il gonfiore al viso, alle mani e ai piedi, le vertigini e la cefalea insistente. Qualora vi fossero questi malesseri, non perdete tempo, rivolgetevi al medico, meglio se ginecologo, che potrà stabilire il problema e prescrivervi una cura evitando così pericolose complicazioni.
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