Dolci, dolci e ancora dolci. Penso che il popolo degli amanti del “dolce” sia bello ricco e anche per chi il cibo zuccheroso non è una passione gustarsi ogni tanto un dolce sia sempre un momento di grande benessere psico fisico.
Personalmente a me piacciono molto le cose dolci ma per quanto questo possa sembrare strano non mi ci abbuffo. La mattina è imperativo mangiare una fetta di dolce o dei biscotti e anche a merenda (diete a parte) ne sento il bisogno. Da quando ero incinta poi questa necessità è pure aumentata, e adesso che ho partorito e la bimba mi da del filo da torcere 25 ore su 24 pensare di togliermi questo piccolo appagamento orale…impossibile!!!!! Qui in Italia di dolci e affini ne abbiamo a bizzeffe, ogni regione ha i suoi prodotti tipici e sono tutti buonissimi ma a quanto pare non solo noi godiamo di questo privilegio. In Giappone, come qui, ogni zona ha un suo prodotto zuccheroso tipico e se focalizziamo l’attenzione sui dolcini legati al rito del tè la lista di prelibatezze incomincia a farsi bella lunga. Fino a qualche giorno fa non lo sapevo ancora ma i dolci della cerimonia del tè a kyoto vengono chiamati kyou-wagashi (京都和菓子) e sono particolarmente colorati (me lo ha detto il mio amico Teru!!). Così sono andata sul web e ho fatto una piccola ricerca in merito. Ho trovato un sito in inglese fatto da giapponesi che soddisfa ogni curiosità, inoltre ci sono moltissime foto e spiegazioni che ora di mosto.
Tachi tora (幸とら) ⤴ ⤵
La forma richiama il manto della tigre. Belli vero?!!!
E poi…
Gion Maccha Chocolate Fondue ⤴
Sagano namagashi (嵯峨野生菓子) ⤴
Soffice dolce autunnale a forma di crisantemo.
Sakura mocchi ( 関西風桜餅) del Kansai ⤴
Shimokobai (霜紅梅) ⤴
Che ne dite??? Io li trovo stupendi e devono essere anche buoni. Di varietà ce ne sono molti altri per cui se l’argomento vi prende ecco il link dove ho tratto le foto che vedete: http://kyotofoodie.com/
La mia esperienza di namagashi o dolci soffici è soltanto agli inizi ma di foto personali ne ho anch’io per cui ve le mostro.
Questa piccola pausa con maccha e namagashi mi è stata offerta quando sono andata con Kanako chan a Nikkou. Per mia fortuna, dato che moccchi e azuki non mi piacciono molto, questo bocconcino rosa oltre ad essere bello era anche molto buono.
Alla sera, rigorosamente in un ryokan, alla fine della succulenta cena ci hanno offerto quest’altro namagashi.
Ma come forme e colori preferisco di gran lunga ciò che anni fa mi fu dato nei pressi di Tokyo. Peccato che non mi ricordo più dove e in che circostanza…l’età… ^^)
La bimba mi chiama!! Il tempo a mia disposizione è finito….Un Bacioooo!!!!!!!!