Magazine Ecologia e Ambiente

I dolori del povero ciclista

Da Alessandra De Giorgi @AlesDeGiorgi

Tempo fa ho parlato delle gioie dell’andare in bici in questo articolo, ma siamo sicuri che andare in bici sia poi così piacevole? Noi ciclisti siamo una categoria di masochisti.

Ma come mi vengono in mente queste cose?? Ovviamente pedalando. Poi ora che l’inverno si è imposto prepotentemente, e io vado in giro peggio dell’omino Michelin, gli spunti aumentano. (Potrebbe andare peggio.. Potrebbe nevicare!)

Innanzitutto la prima cose che succede appena inizio a pedalare è uno sversamento di liquidi. I miei occhi si riempiono di lacrime e penso che quei 10 minuti preziosissimi che ho impiegato a truccarmi alla meglio potevo risparmiarmeli. Ma tanto ogni giorno la stessa storia, sono recidiva. Per non parlare degli sguardi impietositi dei pedoni che incrocio: -Anvedi questa,  je sarà appena morto il gatto!

E il naso? Ne vogliamo parlare? Mi sembra di essere un cane, naso perennemente umido, non potete capire quanto sia difficile soffiarsi il naso con i guanti, l’uso delle mani limitato per via del freddo e il fatto che con la mano inguantata  recuperare il fazzoletto all’interno della tasca del piumino è una vera impresa, un disastro!

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L’aggressività e gli insulti sono sempre in agguato, ormai si sa che il ciclo della vita va così: il pedone insulta il ciclista, il ciclista insulta l’automobilista, che insulta il ciclista e i pedoni, che insultano gli automobilisti , così all’infinito… Io ho deciso, quando posso, di rispondere con amorevoli baci volanti! Quando becco l’automobilista parcheggiato sulla ciclabile gli faccio notare educatamente che lì non può stare, a volte riparte il ciclo dell’insulto, ma cerco sempre di limitare.

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L’attenzione deve essere costante! I 5 sensi devono cooperare costantemente, manco fossi un ninja! Occhi dappertutto come un camaleonte, udito di un pipistrello, arti felini agili e scattanti. I pericoli sono tanti e bisogna evitarli come le merde (tipo quelle ben piazzate al centro della ciclabile).

Eh ma quali pericoli ci saranno mai ? Sì sì miei cari, vi assicuro che fare lo slalom tra le auto parcheggiate sulla ciclabile e i pedoni che camminano manco stessero giocando a mosca cieca sulle piste promiscue abbiamo un bel da fare, a volte mi sento una novella Deborah Compagnoni. Per non parlare delle auto che passano tranquillamente col rosso e fanno manovre che manco Vin Diesel!

Dulcis in fundo, credo di avere i polmoni neriiiiiii neriiiii neriiii, merito dei livelli di Pm10 alle stelle, e che l’amministrazione cerca di combattere dicendo a noi ciclisti di mettere la mascherina…e vabbè…allora ditelo che vi piace l’insulto facile!

E voi che vi muovete in bici cos’è che proprio non sopportate? Cosa vi fa andare in bestia?



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