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I Draghi dell’alba di primavera

Creato il 21 giugno 2011 da Phoebes

I Draghi dell’alba di primaveraLe Cronache di DragonLance 3
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di Margaret Weis e Tracy Hickman
I Draghi dell’alba di primavera Voto: 8 e 1/2/10
I Draghi dell’alba di primavera

La tenebra poteva vincere, ma non sarebbe mai riuscita a estinguere la speranza. E malgrado una candela — o molte — potessero tremolare e spegnersi, nuove candele sarebbero state accese da quelle vecchie.
Così la fiamma della speranza arde sempre, illuminando il buio fino alla venuta del giorno.

L’esercito di Takhisis, la Regina delle Tenebre, conquista sempre più terre, ma sono ormai in molti ad essere scesi in campo a fronteggiarla.
Intanto Berem, l’uomo eterno, ci rivela pian piano la sua storia, e scopriamo perché il suo destino è legato a quello della Regina.

Molto bello questo capitolo conclusivo della trilogia di DragonLance, però non bellissimo, non sono riuscita a dargli 5 stelline, mi ha lasciata alla fine con una seppur lievissima insoddisfazione che mi ha fatto abbassare di un mezzo voto la valutazione rispetto al secondo.

I nostri eroi affrontano prove sempre più dure, si separano, si riuniscono, ma solo per doversi poi separare di nuovo. Molte cose vengono chiarite (per esempio finalmente conosciamo la verità sulle prove di Raistlin), non mancano diversi momenti commoventi, di speranza ma anche di disperazione (la morte di Flint, per esempio! :’(). Alla fine, grazie alla collaborazione di tutti, perfino di Raistlin, il male viene sconfitto, ma, come ci tiene a precisare Fizban/Paladine, non per far trionfare il bene, semplicemente per ristabilire l’equilibrio.

Sorvolando sui soliti errori di ortografia (e non solo!!!), la lettura di questo libro è stata molto piacevole, è stato bello ritrovare tutti questi personaggi che ormai mi sono divenuti cari, però come dicevo la soddisfazione a fine lettura non è stata piena!
Una delle cose che più mi è mancata sono state tutte le sottotrame accennate, e poi alla fine non portate a termine. Chi ha aiutato Gilthanas e Silvara a fuggire dalla loro prigionia? Che ne sarà di questi due infelici innamorati? Che fine ha fatto Alhana? E il figlio di Goldmoon e Riverwind? Non sappiamo neanche se è maschio o femmina! :) So che i due autori hanno scritto altri libri ambientati nell’universo di DragonLance, forse in alcuni di questi vengono approfondite o portate a termine queste avventure, non saprei, fatto sta che a me è rimasta tantissima curiosità! :)

Non sono mancati comunque i momenti estremamente emozionanti, e su uno in particolare vorrei soffermarmi un pochino. Si trova verso la fine, quindi mi tocca parlarne solo sotto spoiler! :)
Caramon e Raistlin si sono appena ritrovati. Il primo è ferito, il secondo indossa le vesti nere del male, e non più quelle rosse neutrali. Nonostante questo, e nonostante il precedente “tradimento” di Raist, Caramon è contento di rivedere il gemello, ed è subito pronto ad aiutarlo e accompagnarlo. Solo che la ferita lo rende debole e vulnerabile.
«Sì. Concedimi un momento» grugnì Caramon. Spingendosi lontano dalle rocce, fece un passo in avanti, poi barcollò, quasi cedendo.
«Sono più debole di quanto immaginavo» borbottò, stringendosi il fianco per il dolore. «Lascia soltanto che… prenda fiato.»
Raddrizzandosi, le labbra pallide, con il sudore che gli copriva il viso, Caramon fece un altro passo in avanti.
Sorridendo cupamente, Raistlin osservò suo fratello che veniva avanti incespicando verso di lui. Poi il mago gli porse il braccio.
«Appoggiati a me, fratello mio».

Chi conosce la saga avrà sicuramente capito perché questo brano mi ha colpito: la frase “Appoggiati a me, fratello mio” ricorre spessissimo nei precedenti libri, solo che invertita: è solitamente Caramon che la dice al gemello.
Questa frase, più di altri eclatanti avvenimenti, ha significato per me la vera fine della storia, è stato come un chiudersi di un circolo, una barriera oltre la quale le cose non sarebbero più potute essere le stesse.
Infatti la fine di questa trilogia lascia una notevole dose di malinconia: sì, l’alba è arrivata, e ha portato con sé la speranza, ma anche addii, separazioni e nessuna reale certezza che le cose andranno meglio, d’ora in poi.
Da una parte è, in certo senso, un gran bel finale, fedele ai classici fantasy in cui il mondo è salvo ma tristemente cambiato, e con una punta di realismo, perché anche nel nostro mondo, alla fine, ci si deve quasi sempre accontentare che le cose vadano semplicemente meno peggio.
D’altra parte, questo ha contribuito a creare quella sensazione di “irrisolto” di cui parlavo prima, che ancora una volta mi fa dire: devo proprio scoprire di cosa parlano gli altri libri ambientati nell’universo di DragonLance! :)

Dammi 5 parole

Arriva l’alba portando malinconia

Scheda del libro

I Draghi dell’alba di primavera
Titolo: I Draghi dell’alba di primavera
Autore: Margaret Weis e Tracy Hickman
Saga: Le Cronache di DragonLance, 3
Titolo originale: Dragonlance Chronicles – Dragons of Spring Dawning
Anno prima pubblicazione: 1985
Casa Editrice: Armenia
Traduzione: Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli
Pagine: 271
Note:
sito ufficiale degli autori: Margaret Weis Productions e Tracy Hickman | Official Weblob
aNobii: LINK

Ho deciso di leggere questo libro dopo averne sentito parlare QUI.

Sfide: La Sfida Nascosta 2011, Sfida “Dammi 5 Parole”, A domanda risponde, LA SFIDA DELLE STAGIONI – continua (nel 2011), Sfida Fantasyosa 2011, Sfida dei SERIAL READERS 2011 e La Sfida del Bersaglio.Segnalibri: quello che ho usato durante la lettura (qui a destra) è stato realizzato da Cinzix, che me l’ha regalato per il mio ultimo compleanno! :)

Un po’ di frasi

«Ehi, guarda, Berem. Qui c’è un sentiero… Molto strano. Abbiamo sem-pre cacciato in questo bosco e non l’abbiamo mai visto».
«Non è così strano, il fuoco ha bruciato parte della boscaglia, tutto qui. Probabilmente è soltanto un sentiero di animali».

[incipit]

Posso raccontarti una storia, Mezzelfo? La storia di un uomo e di una donna, smarriti, soli e spaventati. Gravati da un pesante fardello giunsero a una locanda. La donna intonò una canzone, un bastone di cristallo azzurro fece un miracolo, una turba li aggredì. Un uomo si alzò in piedi. Un uomo prese il comando. Un uomo… un perfetto estraneo… disse: “Usciremo fuori attraverso la cucina”. Ricordi, Tanis?
Goldmoon

Ho imparato molte cose, Tanis, su me stesso. Le lezioni sono state dure. [...] Quello che Laurana ha fatto, l’ha fatto per l’amore che ha per te. Anch’io sto imparando cos’è l’amore, Tanis. O per lo meno sto cercando d’imparare. Per la maggior parte, sto imparando cos’è il dolore. Ma questo è un mio problema.
Gilthanas

Poi Raistlin si fermò e si guardò intorno.
«Sono a casa» disse.
La pace discese su Palanthas, il sole lenì la paura.
Un sogno, mormorò la gente. Rigirandosi nei loro letti, ripiombarono nel sonno, benedetti dall’oscurità che porta il riposo prima dell’alba.

[explicit]


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