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I due vermi

Da Fiaba


Lunedì 23 Settembre 2013 13:07 Scritto da Iole Testa

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Lasciamiiiiiii! Bastaaa, non voglio! No, non voglio seguirti in quel lurido, puzzolente postaccio!"

"Tu verrai invece e, come se verrai!"

"Non strattonarmi con quelle manacce da uomo delle caverne!"

"Strattonarti? E' dir poco al confronto di ciò che scoprirai sulle mie manacce!"

"Aiutooo! Lasciami, non toccarmiii! Verme!"

"Verme? Sarai tu fra poco a strisciare, sì, a strisciare su quel lurido puzzolente postaccio ,come lo chiami tu!"

"E, no, mio caro! Caro? Cosa dico mai! Carooo, devo essere uscita di senno! Caro, puah! Vermeeee!"

"Dimmi, dall'alto del tuo lignaggio, tu cosa saresti? Vermicella? Non sei un verme come me?"

"Baco, vorrai dire! Baco da Seta! Fra poco. Hai idea cosa sia un bruco? Di cosa si cibi un Bruco? No, che non lo sai!"

"Certo che lo so, dolce donzella ! So anche la tua fine, se non mi segui!"

"E quale sarebbe la mia fine, verme di terra?"

"Nell'acqua bollente finirai, bruchetta!"

"Dici sul serio?"

"Dove sei vissuta sinora, dolcezza?"

"Lì, in alto. Su quella pianta di gelso dolce e profumato. In alto fra raggi di sole, nuvole bianche e tiepida brezza. Come dondolavo felice, fino a che non mi hai sporcata con le tue manacce ! A proposito, come si chiamano quei cerchietti attorno al tuo corpo? Quegli anelletti?"

"Sono segmenti cara, segmenti ! Altro che manacce ! Non senti il solletico ora che ti sfioro? Sono un lombrico e conosco il terreno più morbido che esista"

"Lombrico? Bello ed armonioso questo nome!"

"Grazie bruchetta! E' bastato un nome diverso, per entrare nelle tue grazie?"

"Mi fido di te ora che vuoi portarmi via prima che venga torturata."

"Allora aggrappati a me . Ti porterò in un campo di erba fresca e profumata e di terra fertile ed incontaminata."

"Chissà ! Forse insieme daremo origine ad una colonia di nuovi vermetti con le ali variopinte!"

Insieme cominciarono il lungo percorso della loro affascinante vita.

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© Iole Testa, tutti i diritti riservati all’autrice



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