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I fascisti sul web? del web? nel web?

Creato il 26 agosto 2012 da Cristiana

Concordo con Civati, io la frase sui “fascisti del web” che danno degli zombie al PD non l’avrei detta. Nel senso che non avrei accostato le due parole. Il web e’ oggi l’unica fonte democratica e accessibile per informarsi e fare molta politica, e’ il nuovo territorio che stiamo abdicando ancora, ciecamente. Che non significa abbandonare i mercati o i bar sport di paese (dove in ognuno manderei un democratico in missione) ma significa che c’e’ un luogo in più.
Il web e’ pericoloso per i partiti abituate alla Pravda, lo so. Contiene tutte le opinioni, si puo’ commentare, persino insultare. Insomma come al bar, ma in un bar dove oltre alle Pravde arriva anche qualcun altro a raccontare. Senza filtri, editori, direttori, segretari. Un bell’affare.

Detto questo sul web ci sono dei fascisti. Come ci sono al bar e al mercato. E la matrice populista di stampo fascista in Italia e’ sempre incinta, sempre vigile, sempre sveglia. Fa tantissime vittime anche nelle menti intelligenti che nella disperazione a volte non possono che augurarsi che tutto venga distrutto senza lasciare nulla. Lo diceva il Duce del sistema partiti di allora.

Come si disinnesca il fascismo?

Lo possono fare i partiti attuando il ricambio. Senza caminetti che preparano la grande coalizione, senza leggi elettorali che sono solo assicurazioni di poltrone e non garantiscono nessun governo. Perche’ noi con UDC e PDL possiamo svendere due palazzi di stato, tagliare statali, togliere persino autoblu e scorte, ma certo non possiamo governare, perche’ abbiamo un’idea di Paese totalmente diversa da loro (dico bene, vero?).

Perche’ pure a me ogni tanto, in questi giorni, mi sale una rabbia che mi fa pensare che forse e’ meglio fare piazza pulita di tutto visto che nulla sembra avere voglia di cambiare. Nemmeno un po’.


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