In un futuro distopico, una ragazzina cresciuta all’ombra dei favolosi Killjoys – gruppo di ribelli che lottava per la liberazione dalla società in cui vivevano, morti in combattimento – è l’ultimo baluardo di un desiderio di libertà che piano piano sta lasciando il passo alla rassegnazione alla tirannia della Better Living Industries. La trama imbastita da Gerard Way e dall’esordiente Shaun Simon è lineare e sa di già visto; risulta inoltre appesantita da una sceneggiatura farraginosa e inutilmente intricata, che scoraggia il lettore e lo lascia sovente senza spiegazioni. I frequenti cambi di scena e di personaggi – piatti e scontati, senza personalità e con caratterizzazioni banali e poco interessanti – contruibuiscono a far perdere di ritmo e rendere meno avvincente l’intera storia. Il finale appare sbrigativo e banale, di contrasto ad un inizio involuto e poco attraente. I disegni di Becky Cloonan, benché siano la parte migliore dell’albo, non giovano alla narrazione della storia adottando spesso uno story telling – alcune inquadrature, in particolare nelle scene d’azione del fumetto – che disorienta il lettore. La colorazione, piatta e ricca di campiture, è l’unica che restituisce in parte il tono pop del fumetto e l’algida atmosfera della società totalitaristica della storia. In definitiva un fumetto deludente e assai
trascurabile.
Abbiamo parlato di:
I favolosi Killjoys
Gerard Way, Shaun Simon, Becky Cloonan
Panini Comics – Giugno 2014
160 pagine, brossura, colori – 15,00 €
ISBN: 9788891205469