Di Daniela
Da "On children" di Kahli Gilbran[...]
Your children are not your children.
They are the sons and daughters of Life's longing for itself.
They come through you but not from you,
And though they are with you yet they belong not to you.
You may give them your love but not your thoughts,
For they have their own thoughts.
You may house their bodies but not their souls,
For their souls dwell in the house of tomorrow,
which you cannot visit, not even in your dreams.
You may strive to be like them,
but seek not to make them like you.
For life goes not backward nor tarries with yesterday.
You are the bows from which your children
as living arrows are sent forth.[...]
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e sebbene siano con voi, non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri,
poiché hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché queste abitano nelle case di domani, che voi neppure in sogno potrete visitare.
Potrete cercare di essere come loro, ma non potrete farli diventare simili a voi,
poiché la vita procede e non s'attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate lontano.
Nato a fine '800 in Libano e morto negli anni 30 a New York, questo poeta straordinario, che ha attraversato il mondo in ogni modo, con la mente e con il corpo, ha saputo descrivere splendidamente il momento che, in fondo al nostro cuore, noi genitori non vorremmo mai accadesse: quando i nostri ragazzi si allontanano da noi per spiccare il volo, come una freccia scoccata da un arco, verso il loro futuro.
Ci vuole coraggio per farlo, per staccarsi ed andare lontano, ma forse ancora di più per lasciarglielo fare, con un sorriso ed accompagnarli nelle loro scelte.
Auguro a tutti noi di saper essere così forti e saggi da riuscirci.
E poi auguri speciali per te, mia piccoletta.
Il Danubio in tazzaLa ricetta è quella di Tery, che tanto mi aveva entusiasmato quando l'avevamo presentata all'Mtc e che mi ero riproposta milioni di volte di fare, con il solo terrore che fosse troppo golosa ed avesse l'effetto delle ciliegie, data la sua forma arrotondata e goduriosissima.
Il ripieno? Vario, per così dire: crema pasticcera, marmellata di ciliegie, mele e pezzetti di frutta candita .... una bontà assoluta. Confesso che in alcuni ho aggiunto un cucchiaino di nutella.....
Per la forma invece, mi sono dedicata sia alla classica, perfetta per il tè, sia alla singola, sia alla mia personale, nella tazzina di silicone, per preparare una colazione un po' speciale per un giorno specialissimo della mia bimba media.
500gr di farina (300gr manitoba, 200gr farina 00)
150gr di latte (anche 160, 170, regolatevi in base all'assorbimento della farina)
3 tuorli ed 1 uovo intero
1 cucchiaino di sale (circa 8-10 gr)
10gr di lievito di birra
40gr di zucchero
1 cucchiaino di miele
80gr di strutto
20gr di burro
1 mela (renetta per me) e qualche gheriglio di noce spezzettato e un pizzico di cannella
frutta disidratata (ciliegie per me) o cubetti di frutta candita
Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme al cucchiaino di miele. Una volta sciolto aggiungere la farina e iniziare ad impastare.
Unite l'uovo interno e 2 tuorli (uno tenetelo da parte), lo zucchero ed impastate fino ad assorbimento.
A questo punto aggiungere l'ultimo tuorlo rimasto con il sale e fate assimilare completamente all'impasto.
Quando le uova saranno completamente amalgamate unite lo strutto e il burro e impastate fino a che non siano completamente assorbite.
A questo punto continuate ad impastare fino a che l'impasto non sia incordato.
Per rendervi conto vedrete che man mano l'impasto diventerà liscio, lucido e pulirà la ciotola.
Quando arriverete a questo punto fate la prova del velo, cioè staccate un pezzetto e stendetelo finchè non riuscirete a vederne la trasparenza. Se si rompe prima di arrivare a questo punto dovrete continuare ad impastare.
Quando l'impasto sarà incordato mettere a lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio.
Trascorso il tempo necessario (circa 2 ore), sgonfiate l'impasto e formate un salsicciotto. Da questo ricavatene tanti pezzetti da circa 30 grammi l'uno, schiacciateli con le mani per formare dei dischi e porvi al centro il ripieno.
Nel mio caso per il ripieno mele e noci, l'unico un po' più voluminoso, ho tagliato la mela a dadini e ne ho messo qualcuno su ogni disco, spezzettato qualche gheriglio di noce e aggiunto 1/2 cucchiaino di crema pasticcera. Anche una puntina di cannella non stona!
Chiudete i dischi sigillandoli sul fondo in modo da formare un paninetto. Nel sigillare, cercate di stendere la superficie della pasta in modo da non formare grinze e avere un effetto liscio.
Formate tutte le palline, imburrate una teglia e disponete i paninetti vicini, ma non attaccati. La teglie, se volete utilizzare tutta la pasta sarà da 28/30 cm , altrimenti, come la mia 22 cm, tenendo da parte un po' di pasta. Con questa procedete allo stesso modo ma, invece di utilizzare la teglia utilizzate stampini singoli, da muffin per me,
oppure mie deliziose tazzine di silicone, per dedicare una colazione speciale.
Far lievitare fino al raddoppio in forno tiepido.
A questo punto spennellate con del latte o con del tuorlo sbattuto per un effetto più colorito e infine procedere alla cottura in forno caldo a 220° per 10-15 minuti.
Buona giornata a tutti.