I figli dell’aria

Primo dei due romanzi che compongono l’omonimo ciclo, I figli dell’aria è stato pubblicato nel 1904 e costituisce la prima parte della storia che avrà conclusione nel secondo capitolo della serie, intitolato Il re dell’aria.

I protagonisti sono due amici, Fedoro e Rokoff, rispettivamente esponenti della cavalleria russa e dei “Cosacchi”. I due si trovano a Pechino per alcuni affari, ma a causa di un disguido con la popolazione locale, si trovano a dover affrontare una accusa di omicidio. Vengono, infatti, arrestati e incarcerati nelle terribili prigioni cinesi, per poi essere condannati a morte.

Ma mentre il loro destino infausto sta per compiersi, sulla piazza affollata dalla gente accorsa per vedere l’esecuzione, appare un mostro volante che li aggancia portandoli via.

Lo strano mezzo è in realtà una macchina in grado di volare come un uccello e ribattezzata dal suo creatore “Lo Sparviero”. Lo strano inventore sembra essere un ricco signore impegnato in un viaggio a bordo della sua creatura, ma i suoi movimenti destano sospetto nei due uomini. Cosa scopriranno?

Inizia, così, questa futuristica avventura magistralmente narrata da Emilio Salgari col suo stile inconfondibile. Un libro piacevole e avvincente in cui è possibile riscontrare l’interesse verso lo sviluppo tecnologico che l’autore ha dimostrato di avere anche in altre sue opere.