Pensare al cinema senza la musica appare pressoché impossibile, con le note che fungono da complemento delle immagini, ampliandone l’effetto e aiutandole, nei casi migliori, a raggiungere la perfezione e la totalità. Senza nulla togliere al lavoro svolto dai registi, che restano comunque i protagonisti della scena,gli esempi di sodalizi duraturi sono parecchi e viene quasi da chiedersi come sarebbero alcuni capolavori senza le loro colonne sonore: Steven Spielberg e John Williams, Sergio Leone ed Ennio Morricone, Tim Burton e Danny Elfman, Christopher Nolan e Hans Zimmer, Alfred Hitchcock e Bernard Herrman, Robert Zemeckis e Alan Silvestri.
Tutti grandi registi, cui si aggiunge il genio dell’animazione Hayao Miyazaki, che senza dubbio deve gran parte delle sue atmosfere sognanti e pacate a Joe Hisaishi, suo compositore di fiducia, che collabora con lui sin dal 1984, con Nausicaä della valle del vento. Il sodalizio tra lo Studio Ghibli, di cui Miyazaki è padre fondatore, e Hisaishi – nome d’arte di Mamoru Fujisawa, che scelse Hisaishi per la forma dei suoi ideogrammi, 久石, leggibili anche come “kuishi”, la traduzione giapponese di Quincy, in onore di Quincy Jones – è ormai solido, tanto che il compositore è autore delle meravigliose colonne sonore di Laputa: il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegne a domicilio, Porco Rosso, La principessa Mononoke, La città incantata, Il castello errante di Howl, Ponyo sulla scogliera e anche di Ni no Kuni, il videogioco per PlayStation3 animato dallo studio Ghibli e arrivato in Europa a gennaio. I capolavori dello studio sono caratterizzati da una delicatezza e da una poesia quasi senza eguali, senza dubbio uniche nel loro stile, che grazie ad Hisaishi sono amplificate e riescono ad arrivare alle corde emotive più nascoste, toccandole e commovendo lo spettatore che non può fare altro che rimanere rapito da tanta grazia e meraviglia. Capace di creare melodie delicate, alternandole con ritmi sostenuti e anche cupi, Joe Hisaishi si può definire a tutti gli effetti come l’attore non protagonista costante nell’opera di Miyazaki, imprescindibile e senza il quale senza dubbio non sarebbe la stessa. Compositore anche per Takeshi Kitano, Hisaishi ha vinto per 4 volte (1992,1993,1994,1999) il Japanese Academy Award per la miglior colonna sonora, e ha anche prodotto la cerimonia delle paralimpiadi di Nagano nel 1998. Pensare al cinema senza la musica risulta difficile, pensare a Miyazaki senza Hisaishi risulta impossibile.