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Creato il 17 settembre 2013 da Ifilms

the-act-of-killing-film-locandina“Facts, per se, do not constitute truth.”  Werner Herzog


The Act of Killing è stato uno dei film più importanti presentati nella sezione “Outsiders” del MFF. Il film ha ricevuto già vari riconoscimenti, come il premio della Giuria ecumenica al Festival di Berlino, e quello per la migliore produzione internazionale al Biografilm Festival.
Nel 1965, un tentato golpe andato male segna la fine del presidente riformatore Sukarno e il partito comunista indonesiano si trasforma nella mente di molti da forza di massa del potere del popolo a simbolo di male. In meno di un anno chiunque si opponga alla dittatura militare viene accusato di comunismo e trucidato con l’appoggio della gioventù di Pancasila. Ci furono più di un milione di vittime, molte delle quali uccise da Anwar Congo. Eppure, nonostante questo, Anwar Congo in Indonesia è considerato un eroe nazionale e tutti coloro che hanno partecipato al massacro ricoprono ruoli di potere.


Prodotto da Werner Herzog e Errol Morris (che parlano del film in questa intervista), The Act of Killing è un documentario shock che sfida gli ex dirigenti carnefici di questo genocidio a rimettere in scena le memorie della loro strage  in un film che servirà ai giovani per ricordare la loro storia.
Congo e il suo squadrone della morte saranno protagonisti, sceneggiatori e registi di questa sconcertante operazione. Essendo grandi appassionati del cinema occidentale, per ogni episodio si ispireranno ad un genere diverso, ma dovranno anche interpretarne il ruolo delle vittime.
Con questo sconvolgente documentario Oppenheimer non prende nessun tipo di posizione, non è presente nessuna voce fuori campo e non ci sono filmati né foto d’archivio. Semplicemente, attraverso un’insolita e spaventosa (ri)evocazione degli eventi, mette il luce gli aspetti oscuri di quella strage per provocare delle reazioni nei loro carnefici e riuscire a far emergere in essi la consapevolezza di ciò che è stato.
Il regista riesce nel suo intento e per la prima volta questi uomini si trovano a dover riflettere sulle loro mostruose azioni. Vediamo Congo guardarsi nello schermo televisivo mentre recita nelle vesti di vittima in uno degli episodi che rievocano la strage, ed esprimere dopo cinquanta anni dal massacro un rimorso, e un senso di colpa tali da rendergli insopportabile il peso delle proprie azioni e portarlo a un crollo emotivo.
The Act of Killing è un documentario unico e di grande valore umano e sociale, un surreale viaggio cinematografico che scava profondamente nell’oscura interiorità di questi “gangster”, evidenziando la potenza risolutrice e distruttrice del cinema negli equilibri del mondo, in una originale ed estrema visione di cinema-verità difficile da dimenticare.

 

Voto: 3/4


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