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I Finocchini Maggiora

Da Damgas @incucinablog

I Finocchini nati nella tipica pasticceria maggiora sono biscotti molto simili agli anicini con cui solitamente vengono confusi, si tratta del tipico biscotto del  paese di Refrancore (at) ormai difficilmente reperibili in commercio.

finocchini damgas.altervista.org
Alcune note curiose su questo dolce si possono evincere dal racconto di Aida Maggiora, bis-nipote dell’inventore, tale Giovanni Maggiora; Narra infatti che secondo erano i biscotti prediletti della principessa Jolanda e del conte Calvi, reali del castello di Montemagno (paese limitrofo), da dove giungevano personalmente per acquistarli. Da ricordare è anche l’impegno del dott. Alessandro Colli, l’allora medico condotto del paese, che s’adoperò per brevettarli come farmaco da vendere come ricostituente per via della loro friabilità, leggerezza e dell’alto potere nutriente. Pur conoscendo oggi aneddoti curiosi, incerta è però l’origine; alcuni ne attribuiscono la creazione ad una maestra elementare che verso l’inizio dell’ottocento possedeva una drogheria in corso Umberto I°. Dopo aver fatto l’impasto lo portava a cuocere abitualmente nel forno della pasticceria di “giuaninet“ ( Giovanni Maggiora) che perfezionò l’impasto rendendolo quello che oggi conosciamo. Secondo altri l’invenzione la si deve al caso; pare infatti che “giuaninet” fece cadere dell’essenza di finocchio nell’impasto del pan di spagna che era intento a preparare, fu così che nacquero i primi finocchini perfezionati poi nel tempo. Ciò che è certo, in quanto riportato non solo oralmente è che già nell’ ottocento quando lo si metteva cuocere il profumo si propagava in paese e nelle vallate limitrofe fungendo da richiamo. Tale fu il successo di questo biscotto nato per caso la cui vera ricetta è ancora segreta e conservata gelosamente dalle future generazioni di pasticceri discendenti del maggiora che ben presto il piccolo laboratorio cominciò a crescere divenendo, ( finita la grande guerra ) una vera e propria azienda. Di li a poco i prodotti del biscottificio maggiora confezionati in sontuose scatole di latta oggi ricercate dai collezionisti fecero il loro debutto anche ad Alessandria nell’omonimo biscottificio Maggiora. Qui accanto alle classiche paste frolle ed ai maggiorini erano presenti anche i finocchini, una sorta di pan di Spagna biscottato al gusto di anice. Tuttavia se è vero che la guerra era finita e che il benessere era in crescita è anche vero che non tutti si potevano permettere di acquistare quelle preziose scatole in latta. Ecco dunque l’intuizione geniale; la vendita dei biscotti di seconda scelta sfusi. Per il biscottificio fu il boom le vendite superavano di gran lunga quelle dei biscotti di prima scelta e venne addirittura assunto del personale pagato apposta per spezzare o comunque danneggiare i biscotti da vendersi poi sciolti. Come tutto haimè anche questo negozio cessò di esistere; negli anni 70 la Maggiora venne infatti assorbita dalla Talmone e da oltre quarant’anni i finocchini, quelli autentici sono praticamente introvabili.
Se tuttavia siete nostalgici, curiosi o desiderosi di provare sapori che non avete mai avuto modo di gustare ecco la ricetta, o meglio quella che secondo me più si avvicina all’originale che tutt’oggi non è mai stata divulgata.

Ingredienti:

6 uova intere 260 gr di zucchero semolato 280 gr di farina 2 cucchiaini di miele2 cucchiaini di semi di semi di finocchio 1 cucchiaino di essenza di anice ½

Preparazione:

Montate a neve ben ferma i bianchi e poggiarli momentaneamente in frigorifero, sbattete dunque i rossi con lo zucchero ed il miele fino ad ottenere un composto cremoso, ben montato e dal caratteristico colore bianco. Aggiungete dunque al composto la farina setacciata, l’anice e il lievito (quest’ultimo è facoltativo). Mescolate delicatamente il tutto dal basso verso l’alto ed una volta ben amalgamato unite al composto anche il bianco in più riprese, mescolando come prima per non smontare il composto. Versate dunque il composto in una tortiera di circa 30-35 cm di lato imburrata ed infarinata ed infornate a 180° in ambiente preriscaldato per circa 25 minuti. Una volta cotto lasciate raffreddare e tagliate in fette dello spessore di circa 1 cm, reinfornatele, meglio su di una griglia e lasciatele tostare. I vostri anicini sono ora pronti da servire, magari ancora tiepidi ed accompagnati con un buon moscato o dello zabajone.


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