Rispettare l’ambiente e ridurre al minimo l’impatto ambientale è un compito che a noi spetta in maniera decisiva, non marginale. Se solo si pensa alla popolazione mondiale ci si rende facilmente conto come il concetto dell’agire nel proprio piccolo sia di fatto più realistico che mai.
Le emissioni che produciamo con i nostri consumi sono infatti elevatissime, soprattutto nel mondo occidentale dove l’impronta di carbonio di una persona può equivalere a quelle di decine di persone dei paesi in via di sviluppo. La presa di coscienza di questo stato delle cose ci porta ad una interpretazione dello sviluppo sostenibile come impegno che ci dobbiamo assumere noi stessi nel quotidiano, riducendo i nostri consumi. Per fare questo, oltre ad iniziative come la raccolta differenziata, dovremmo iniziare a ripensare i gadget che possediamo da molti anni, perché alcuni di essi sono stati ormai sviluppati in modelli ecocompatibili.Prendiamo il caso di un gadget tra i più usati, la tastiera del computer, ora disponibile (la produce Logitech) senza fili, ad energia solare e molto sottile, quasi piatta: questo vuol dire non utilizzare batterie, corrente elettrica ed emettere pochissime emissioni grazie alla presenza ridotta di plastica. Di esempi del genere ne esistono anche altri ovviamente, come tutti i gadget elettronici dalla bassa richiesta energetica (la calcolatrice) che ora funzionano ad energia solare oppure utilizzano materiali riciclati. Anche i cellulari esistono nelle versioni ecologiche e a produrli sono i colossi del mercato, come Samsung e LG, che mettono a disposizione modelli ecologici a ricarica solare (Blue Earth Samsung) o realizzati con plastica biodegradabile. Sono però poco pubblicizzati anche se possono garantire alte prestazioni. La sostenibilità non va considerata come un tema da lasciare alle istituzioni o alle organizzazioni di difesa ambientale, ma è un progetto che va portato avanti in ambito domestico, il luogo in cui deve nascere e svilupparsi il pensiero sostenibile del futuro.