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I gatti delle vacanze.

Da Suster
E va bene, lo ammetto: con la testa sto ancora ferma alle mia vacanze.
E, come se non vi avessi già fatto una capoccia tanta (ma aspettate e vedrete, non ho mica finito!), invado la rubrica del martedì, che da oggi torna alla ribalta, a grandissima e insistente richiesta, sui vostri schermi. Yuppiii!
(Standing ovation)
Ok, basta così, mettetevi pure comodi. Grazie per gli applausi. Grazie a tutti per essere qui.
Va be', la smetto.
Durante i nostri innumerevoli spostamenti per il globo terracqueo, luoghi insondati dall'umana specie si sono aperti a noi e ai nostri occhi, svelandoci l'esistenza di una fauna felina locale mai immaginata né immaginabile.
Ecco a voi:
Il Felis domesticus soranensis.
Ve n'è di due tipi fondamentali:
  • il felis soranensis naturalis.
I gatti delle vacanze.
Piccolo felino domestico di carattere schivo e guardingo, conduce una vita piuttosto rustica e appartata, giovandosi generalmente della vicinanza di aggregati umani riuniti in comunità collinari fricchettoneggianti, votate a uno stile di vita volutamente essenziale, almeno nelle intenzioni, dedite per lo più al commercio di generi di seconda e terza necessità, ma anche di quarta e quinta, per lo più destinati al sollazzo di ricchi vacanzieri d'oltralpe. Approfondiremo meglio la questione nella scheda seguente.
Per ora possiamo dire che il gatto soranensis naturalis si adatta facilmente alle situazioni e alle condizioni demografiche territoriali, non teme il turismo di massa, ma evita aristocraticamente i contatti con questa fetta di umanità, predilige i vicoli e i tetti, e dimostra un'incredibile capacità mimetica con l'ambiente tufaceo che lo ospita.
  • il felis soranensis artificialis.

I gatti delle vacanze.
Riprendendo il discorso cui accennavamo sopra, il felis soranensis artificialis è strettamente legato all'esistenza di queste piccole comunità umane fricchettoneggianti di cui si parlava. Adempie ad una funzione basilare di sostentamento e autofinanziamento, e rappresenta la massima estrinsecazione delle tensioni e delle attitudini artistiche di questi gruppi umani.
Naturalmente, per quanto avere in casa uno di questi gatti di cartapesta allettasse in particolar modo la sottoscritta nella fattispecie, il felis soranensis artificialis trovasi decisamente fuori dalla portata del portafoglio della curatrice di questo blog.
Consigliato a: stravaganti vecchiette anglosassoni gattofile pecuniamunite e desiderose di riempire le capienti scaffalature della loro deliziosa countryhouse di interessanti interpretazioni artigianali della loro bestia preferita.
La manifestazione di arte contemporanea che tienesi annualmente nella città di Sorano ospita per la verità, tra le altre cose degne di nota un vero arsenale di gatti in cartapesta sufficienti a far venire la bava alla bocca alla Suster, che rimanda i folli propositi di appropriazione di quel futile campionario a dopo che sarà diventata una facoltosa gattara svalvolata (ah, ambizioni di gioventù!)
Roba da gatti, rubrica del martedì.
Chi volesse contribuire può farlo, segnalandomi di seguito il suo link.

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