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I giochi di San Nicola

Creato il 08 luglio 2011 da Spaziokultura
Pentone è un paese straordinariamente legato alle tradizioni, alla sua storia e alla manifestazioni in cui si alimenta la propria identità. Se la Festa della Madonna di Termine è il clou, non mancano altri appuntamenti della pentonesità. La seconda domenica di Luglio, per esempio, si festeggia il santo patrono, San Nicola di Bari. La tradizione vuole che le spoglie di questo Santo siano state rubate da alcuni marinai baresi e portati nella città pugliese da dove è iniziato a diffondersi questo culto. A Pentone probabilmente lo introdussero i monaci basiliani che insieme al nucleo originario del piccolo villaggio cominciarono a venerarlo. La fede e il timore per il Santo Patrono è tale che addirittura una volta si riteneva che in occasione della sua festa non bisognava trovarsi in viaggio, ma assolutamente rientrare in paese. A San Nicola è legata una delle manifestazioni tradizionali più belle del nostro paese, allorquando la seconda domenica di settembre la Madonna di Termine rientra dopo il pellegrinaggio per le montagne e trova ad attenderla il Santo patrono. Si celebra così "a cunfrunta", la corsa delle due statue per ben tre volte per celebrare e salutare il ritorno in paese della Madonna. Ma a San Nicola sono anche legati i giochi che si fanno in occasione della sua festa. Intanto San Nicola cade il 6 dicembre, ma è ormai abitudine festeggiarlo in estate per non incappare nel maltempo tipico di quella stagione. A luglio quindi si svolgono i tradizionali giochi. Un tempo c'era la cuccagna che oggi invece è scomparsa, mentre gli altri giochi sono rimasti invariati e anzi è stata cura dei diversi organizzatori inserirne altri. Si gareggia per la mela, la farina, la corsa di velocità, i sacchi, la corsa dell'uovo, il tiro alla fune, la pasta, le freccette, e a chiudere i festeggiamenti ci sono "i pignatelli". Le gare si svolgono tra sabato e domenica e solitamente i partecipanti sono divisi per fasce d'età. Il gioco più caratteristico è sicuramente quello dei pignatelli, piccole giare appese ad una corda che i competitori cercano di rompere da bendati con l'utilizzo di un bastone. Il senso di questi giochi va sicuramente cercato in quel confine sottile tra religiosità popolare e tradizione che soprattutto nel sud trova ancora terreno fertile. La partecipazione del paese e in particolar modo dei ragazzi simboleggia come il legame tra Pentone e la sua identità continua ed anzi si alimenta con una moderna passione e un naturale coinvolgimento.

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