I gioiellieri? più poveri degli operai

Partiamo dal presupposto che non si possono generalizzare questi argomenti: è ovvio che gente onesta e disonesta esiste in tutte le categorie.

Il Corriere della Sera ha diffuso i dati delle dichiarazioni dei redditi 2010 dei contribuenti, elaborate dall'Agenzia delle Entrate, e accorpandoli per categorie. Si scopre che i gioiellieri guadagnano meno di un operaio metalmeccanico.

Tra le categorie meno agiate risultano anche i tassisti, gli operatori balneari e gli albergatori.

Ieri ampio risalto alla notizia nei telegiornali: alcune informazioni secondo me sono state diffuse ad hoc alla vigilia del decreto sulle liberalizzazioni che coinvolgeranno tra l'altro i tassisti, come a voler gettare discredito su una categoria che oggi protesta e minaccia scioperi.

La cosa divertente è che se su Google inserite la frase "gioiellieri guadagnano meno" vi compariranno decine di articoli di anni passati sullo stesso argomento. Segno evidente che il problema non si presenta oggi per la prima volta, ma è vecchio come il mondo. Come mai nessuno ha mai fatto nulla per risolvere questo problema? Forse non esiste solo la casta dei politici e forse è questo il motivo per cui i politici guadagnano quello che guadagnano indisturbati: uno scambio di favori!

Le colpe vanno anche ricercate tra cittadini che spesso giustificano la mancata emissione di uno scontrino da parte di un commerciante/artigiano con le tante spese che deve sopportare. Eppure se tutti pagassimo le tasse oggi forse saremmo in una situazione diversa.

Concludo con una frase di Crozza: "Oggi le madri rimproverano così i figli: guarda che se non studi vai a fare il gioielliere!".

Buongiorno

Amoon