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I giorni nel bosco

Creato il 07 marzo 2010 da Lanternarossa

I giorni nel boscoGrazie a Blue per la foto e ad Azzurra per la posa, scusandomi per l'uso della stessa
E' passato tempo dalla mia ultima lanterna. Non si direbbe perché la mia pazienza è sempre la stessa mentre il mio livello di sopportazione ha abbassato la sua asticella. Immaginate una favola dei fratelli Grimm: il bosco, le streghe, le scadenze per la presentazione delle liste e i folletti. In questi giorni sono stato in una fiaba senza fate ma con tanti orchi. Il nostro eroe non è il solito figo cavaliere su un cavallo bianco ma è una ragazzina fragile che mal sopporta questo freddo inverno. A differenza di molte favole il nostro eroe è, in questi tempi, una vera e propria sfigata. In questo bosco, chiamato Italia, vive insediato da mostri e politicanti incompetenti: sono personaggi buffi che preferiscono mangiar panini. Questa nostra eroina, in realtà, non è una ragazzina ma un simbolo e si chiama democrazia. La democrazia in questo bosco ha incontrato personaggi strani: senatori orchi eletti in Germania con i voti della 'ndrangheta, protettori incivili che ridevano sui morti e affaristi telefonici. Vi sembra un bosco normale? Solitamente nelle favole l'eroe, che nel nostro caso è eroina, combatte con il classico cattivo ma in questa brutta favola è difficile individuare un unico antieroe perché siamo tutti un po' colpevoli. Il vecchio saggio firma decreti talmente ridicoli che sembrano burle e suscita tenerezza come la vecchia usata dai cattivi in tutte le belle favole. Questa nostra ragazzina è in questo bosco buio con tante foglie a terra, c'è anche la neve della par condicio che le fa tremare i polsi ma non è niente in confronto al lupo Alfano che si aggira per sbranarla.Vi chiederete come ha fatto una bambina a finire in questo tetro bosco ma è facile capire il perché. Questa ragazzina quando era ancora piccola era difesa da tutto il paese che sapeva, nonostante gli aspri contrasti, che la salvezza della ragazzina era il fondamento di tutto e che senza di essa ben poco si poteva sperare. Gli abitanti di quel paese erano coscienti dell'importanza della ragazzina. Con il passare degli anni hanno iniziato a rubare la cosa pubblica perché volevano farsi la barca e la ragazzina si è sentita sola perché erano più importanti il grasso zio sviluppo e la grassa zia ricchezza individuale. Tanto fà che a forza di isolarla, la ragazzina si è persa e, pur chiedendo indicazioni, non ha più trovato risposta: sono tutti distratti dalla pubblicità. Le regole del vivere civile non ci sono più e la Legge del bosco vale solo per gli Altri: i deboli e gli oppressi. La ragazzina è persa nel freddo bosco dell'indifferenza.Alcuni di voi vorranno sapere come andrà a finire la favola della bambina persa nel bosco in questo freddo inverno della nostra democrazia ma il finale non c'è perché la bambina è ancora in quel bosco, sola, su quella sedia che non è più un trono; dobbiamo solo andare a cercarla.

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