Interessante indagine dell’Osservatorio di Mutui.it sul mondo dei finanziamenti analizzato nell’ultimo decennio, attualmente solo il 64 % delle persone che chiede un mutuo lo fa per comprare una casa a fronte dell’80 % che si è registrato nel 2002.
Cala dal 7 al 5 % anche chi contrae un mutuo per l’acquisto di una seconda casa, i mutui richiesti dagli under 25, sempre rispetto a 10 anni fa, sono calati dal 3,8 % al’1,7 %, di converso, è aumentato il numero dei prestiti per chi ha più di 36 anni.
Tanti numeri per un solo risultato, il Paese fatica, i giovani faticano a trovare un lavoro e ad autodeterminarsi, prove ne sono altre indagini di Mutui.it dove per esempio si nota che negli ultimi anni è aumento il numero dei richiedenti i prestgiti tra gli under 65 che lungi dal dimostrare che vi è ancora la voglia di mettersi in gioco anche ad un’età importante, dimostra che molto spesso i genitori chiedono i mutui per i figli, il perchè è intuitivo, i genitori, molto spesso, hanno una busta paga che i figli precari o disoccupati non possono utilizzare per avere una somma in prestito.
Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una vera e propria trasformazione sociologica del sistema mutuo, da strumento utilizzato per acquistare una casa è andato incontro ad un’evoluzione o involuzione a seconda dei punti di vista.
Molti, rispetto a 10 anni fa, non riescono proprio ad accedere al mondo dei mutui perché manca loro qualsiasi forma di garanzia da portare ad una banca, ma c’è anche una trasformazione del mutuo, non serve più soltanto per i grandi acquisti, ma anche per i bisogni della vita quotidiana, per la cosiddetta ordinaria amministrazione, ecco, sarebbe interessante capire quante persone, in termini percentuali, utilizzano i finanziamenti per piccole spese e d’altronde l’evolversi del credito al consumo è un indice di questo trend.
Maggiore difficoltà ad ottenere un mutuo ed aumento dell’età media delle persone che comprano una casa attraverso una somma presa in prestito, tutto questo è l’ennesima prova di un Paese in crisi, bisogna ripartire ed è necessario ripartire dai giovani.
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