I giovani e la politica. La nostra unica speranza

Creato il 16 luglio 2011 da Laperonza

Alcuni ragazzi che ben conosco hanno creato un gruppo su Facebook che inneggia alla democrazia. Sono ragazzi molto giovani, intorno ai quattordici anni, e fra loro, tra una partita di calcetto e una alla playstation, discutono di politica. Certo lo fanno con quella fantastica ingenuità che contraddistingue la prima adolescenza, ma lo fanno e questo è per me motivo di grande piacere.

La nostra speranza sono i giovani. La nostra generazione, quella dei quarantenni, è compromessa da anni di piena soddisfazione, dal non desiderio, dall’appagamento materiale che assopisce lo spirito. La loro generazione può ancora salvarsi. E’ vero che hanno molto più di quanto avessimo noi, ma loro stanno vivendo una delle crisi economiche peggiori della storia. Stanno vedendo il mondo cambiare. Hanno la possibilità di fare un’analisi critica di quello che li circonda. La speranza è che quello che vi ho raccontato non sia un caso isolato.

E’ un fatto estremamente positivo che si discuta di politica, che si torni a fare politica. Rimango spesso sbigottito nel sentire gente che afferma di non interessarsi di politica, quasi demonizzandola. La politica è il modo che il cittadino ha di influenzare il mondo. Ed è proprio per questo disinteresse, per questo distacco, per questo senso di repulsione verso la politica che ci troviamo a vivere in un paese amministrato da malfattori. Essi possono permettersi qualunque cosa perché hanno la consapevolezza che gran parte degli elettori non è informata di quello che fanno e non è interessata ad informarsi. Questo stato di cose va cambiato prima che sia troppo tardi. Speriamo nelle nuove generazioni.

Luca Craia


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