La partecipazione è stata massiccia come dicevo, nonostante il brutto tempo (neve, pioggia) e le difficoltà nella viabilità: esondazioni e allagamenti (qui sarebbe il caso di aprire un altro discorso ma non ne ho voglia).Anche molti docenti protestavano e pur dovendo fare lezione, ci davano il loro sostegno morale. Eppure le matricole ovvero gli studenti del primo anno (almeno del mio corso) non sembravano molto interessati a tutto ciò. Quando hanno saputo che con questa legge le tasse universitarie potrebbero schizzare a 3000 o 4000€ all'anno, non hanno battuto ciglio. Noi del 2° anno, i rappresentanti dell'Udu e pure un prof (sentito con le mie orecchie) li incoraggiavamo a protestare. Gli abbiamo spiegato come stanno le cose, senza faziosità alcuna. Con me protestano persone che sono dichiaratamente di destra e di sinistra, perchè hanno letto il testo del ddl e ormai sanno a memoria tutti i punti. Protesta pure il Rettore che di solito rimaneva sulle sue. I ragazzi del 1° anno tutt'al più dicevano "Sisi veniamo in assemblea" e al momento giusto scappavano a prendere l'autobus: ne ho visti pochi partecipare realmente. Ho avuto l'impressione, anzi abbiamo avuto l'impressione che per loro non ci sia differenza tra pagare 92€ e pagarne migliaia. Forse sono tutti ricchi? Per loro non c'è differenza tra l'avere uno stipendio di 1300€ come ricercatore e uno di 600€ se dovesse passare questa legge. Non gliene frega se vengono ridotti gli spazi per la ricerca. Sono apatici, gli va tutto addosso ma rimbalza. Li sento sempre parlare di msn, facebook, twitter, badoo, netlog. Non li sento parlare di futuro, lavoro, impegno.
Per loro basta che il prof faccia lezione, se no se ne vanno a casa e il giorno dopo ricominciano. Sono totalmente in simbiosi con le nuove tecnologie, sono presi da iPhone-iPad-iQuesto, vivono in una sorta di "presente permanente" dove tutto va come deve andare. Non è che siano contro le manifestazioni o contro la riforma: sono proprio disinteressati. Queste persone hanno pochi anni meno di me e sembrano essere di un'altra generazione, dei pesci fuor d'acqua. Sono sincero, tutto ciò mi fa incazzare.
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