Un sondaggio, durato 15 mesi, consacrato alle attese alle preoccupazioni dei giovani marocchini, realizzato dal Ministero della Gioventù e degli Sports, reso pubblico in questi giorni, ha tracciato un identikit reale della gioventù marocchina, insoddisfatta al 65% delle azioni degli uomini politici, stimando che quest’ultimi “lavorano per i propri interessi, che sono anziani e non possono comprendere le esigenze e le aspettative dei giovani”. Secondo il sondaggio, presentato durante la prima assise nazionale della gioventù a Bouznika, le ragioni evocate dai giovani per giustificare il loro disinteresse politico, diverse secondo le condizioni e le convinzioni politiche, in primis la non iscrizione sulle liste elettorali, è dovuta alla mancanza di tempo, l’indifferenza e la mancanza di fiducia nelle istituzioni politiche. Il 92% degli intervistati ha dichiarato di non aderire ad associazioni o ONG, o ad altri movimenti. Il sondaggio pero’ mette in evidenza che i giovani marocchini danno prova di una maturità politica inattesa, dimostrando che la categoria non rifiuta a priori la politica in generale. Interrogati sulle loro convinzioni religiose, il sondaggio dimostra che la religione è classificata dai giovani come “fattore determinante dell’identità perchè i valori religiosi sono molto importanti nella vita dei giovani”. La fedeltà dei giovani alla religione non mette in discussione pero’ la loro tolleranza, il 60% dichiara che la coesistenza di tutte le religioni in Marocco è un fattore naturale e normale. In ambito lavorativo, la principale preoccupazione per i giovani, oltre il 40%, è dovuta al difficile ingresso nel mercato del lavoro. Il 52% ha dichiarato poi che il loro sogno è di creare un impresa, esprimendo la loro convinzione sull’importanza della scuola, principale fattore per avere migliori opportunità nella riuscita della loro vita professionale. Lo studio, partito quindici mesi orsono, ha permesso di procedere ad una diagnosi sulle attese e i bisogni dei giovani tra i 18 e i 30 anni, una tranche d’età che rappresenta oltre sei milioni di persone. Il ministro della Gioventù e degli Sports, M. Moncef Belkhayat, ha dichiarato durante l’assise nazionale che “è necessario sviluppare anche una nuova riflessione coraggiosa sulla visione dei giovani creatori d’impresa e inventori, considerando che questa componente della società puo’ contribuire efficacemente all’innovazione, allo sviluppo umano e all’economia“. Uno sguardo è stato posto sulla necessità di credere nelle capacità creative dei giovani offrendo loro un clima favorevole alla riflessione e alla creatività. La cristallizzazione dei programmi, adattati alle richieste dei giovani marocchini, e la messa in opera di infrastrutture nazionali ad hoc, costituiscono i principali obiettivi della “strategia nazionale integrata per la gioventù“. Certo è che la prima assise nazionale dei giovani costituisce un passo importante verso l’arricchimento della strategia per l’adozione di una carta nazionale della gioventù.
Credits: AuFait Maroc