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I giurati di Creep Advisor – Diego Di Dio

Creato il 16 gennaio 2015 da Visionnaire @escrivere

I giurati di Creep Advisor

Il concorso Creep Advisor vi è già stato presentato (QUI trovate il bando completo), ma quello che non sapevate è che a selezionare i testi sarà una giuria d’eccezione. Abbiamo scelto per voi sette autori di storie dell’orrore, uno più interessante dell’altro!

Ve ne presenteremo uno alla volta.

Dopo Danilo Arona, proseguiamo con:

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DIEGO DI DIO

 

Diego Di Dio è nato nel 1985. Laureato in giurisprudenza con una tesi in editoria, ha pubblicato, con il Giallo Mondadori, i racconti “I dodici apostoli”, “Il canto dei gabbiani” e “L’uomo dei cani”. Nel corso del tempo, si è aggiudicato i premi: Mario Casacci (Orme Gialle) con il racconto “La signora”, il premio WMI con “C’è ancora tempo” e il Nero Premio con il racconto “Il coltellaio”. Oltre a una trentina di racconti sparsi, ha pubblicato la raccolta di racconti noir “È tempo sprecato uccidere i morti” (Dunwich Edizioni, 2013), il thriller sovrannaturale “Condannati a morte” (Milano Nera, 2013) e l’action thriller “Scala reale” (Delos Digital, 2014).

Specializzato al corso Oblique per redattori editoriali, collabora come correttore di bozze ed editor per case editrici, agenzie letterarie e committenti privati.

Gestisce un blog personale all’indirizzo www.dieguitodidio.blogspot.it e fornisce servizi editoriali attraverso il sito www.saperscrivere.com

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Di Diego Di Dio abbiamo recensito il suo “È tempo sprecato uccidere i morti, raccolta di racconti noir edita da Dunwich Edizioni. Di lui abbiamo detto: “I racconti di Di Dio si leggono e si apprezzano nella loro interezza, quasi mai per il solo finale. La bellezza è nei personaggi, nei dialoghi, nelle ambientazioni vive e potenti, nelle ingiustizie e nella follia.”

Recentemente un suo racconto, L’Uomo dei Cani, è stato pubblicato in appendice a un volume targato Giallo Mondadori (“Scritto fra gli astri” di Jonathan Stagge).

Lo si può trovare in tutte le edicole e in tutti gli store online.

Oltre a essere un appassionato dei generi horror e noir, Diego collabora come correttore di bozze ed editor per agenzie letterarie, case editrici e committenti privati.

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Ha una grande abilità nello scrivere racconti, che sono il suo marchio di fabbrica. Nello specifico, è abilissimo a scrivere racconti horror/noir. Dunque, il candidato perfetto per la giuria di un concorso come Creep Advisor.

Intervista

Per farvi conoscere meglio il nostro giurato, vi rimando all’intervista che gli abbiamo fatto e alle risposte che Diego ci ha dato:

1) Iniziamo con una domanda che stiamo ponendo a tutti i nostri giurati. Recentemente sul nostro forum ci siamo chiesti: da dove nascono le idee?

Neil Gaiman, in questo articolo parla di confluenza e sogni a occhi aperti.

Ora questo interrogativo lo giriamo a te: da dove pensi nascano le idee? E, soprattutto, da dove nascono le tue?

Diego: Io penso che le idee, in generale, nascano dal caso. Quando si ha una mente predisposta, pronta a fantasticare su ogni cosa – la mente di uno scrittore dovrebbe essere così, secondo me – allora un’idea può nascere da un film, da una frase catturata per strada, dal verso di una canzone, dallo sguardo di una ragazza.

2) Secondo te, quali sbocchi “nuovi” potrebbe avere l’horror? Quali potrebbero essere le storie e le figure “innovative” che possano portare a un inedito modo di scrivere horror?

Diego: Uhm, purtroppo su questo sono un po’ pessimista.

Nel senso che il mercato italiano dell’horror praticamente non esiste. L’horror lo importiamo, come quasi tutto il resto, mentre la nostra realtà editoriale tarpa le ali a qualsiasi autore esordiente che abbia qualcosa da dire in questo genere, così complesso e bello. In generale, credo che tutto sia già stato scritto e detto. L’unico modo per essere originali non è cambiare il mondo, ma guardare lo stesso mondo con occhi diversi.

3) C’è differenza fra scrivere racconti e scrivere romanzi? Quali accorgimenti è bene adottare in uno o nell’altro caso?

Diego: Scrivere romanzi è più bello perché hai uno spazio che ti consente di esprimerti al meglio, approfondire la psiche dei personaggi, costruire retroscena e flashback, gestire la storia. Anche scrivere racconti mi piace (ufficialmente, finora ho pubblicato solo racconti), ma la differenza è che, nel caso dei racconti, conta soprattutto l’idea. Hai meno spazio e devi appassionare il lettore, quindi ti devi spicciare. Nel romanzo, invece, puoi prenderti i giusti tempi.

4) Hai in mente di scrivere altri racconti e novelle, in futuro? O potremo aspettarci un romanzo tutto tuo?

Diego: Entrambi. Racconti brevi e lunghi, sempre. Romanzi, pure. Ci sto lavorando, eh.

5) Qual è la “figura orrorifica” che preferisci, tra le tante di cui si è parlato nei secoli?

Diego: Il mostro di Frankenstein. Il romanzo gotico di Mary Shelley resta uno dei più grandi capolavori di sempre proprio perché racconta una storia, e usa un personaggio, in grado di insegnare qualcosa in ogni epoca.

6) A tuo parere, i concorsi letterari sono un buon metodo per emergere o servono solo per l’autocelebrazione?

Diego: Dipende dai concorsi.

Io ho esordito con la Mondadori proprio grazie a un concorso, quindi direi che quelli seri e professionali meritano senz’altro la fiducia degli autori esordienti. Gli altri concorsi, che magari cercano solo di spillare soldi, è bene lasciarli dove stanno.

7) Anche questa è una domanda che stiamo ponendo a tutti i nostri giurati. Quali sono, secondo te, gli accorgimenti da seguire per scrivere una buona storia horror? Dai qualche consiglio agli autori che intendono partecipare al nostro concorso.

Diego: Quando scrivete, non pensate a quello che vorreste leggere.

Ma a quello che vorreste scrivere.

Ringraziamo di cuore Diego Di Dio per essersi reso disponibile a partecipare al nostro progetto!


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