900 accreditati tra mattina e pomeriggio, più di 2.400 visitatori del sito e diverse centinaia di persone collegate in streaming, per seguire una delle due sessioni: sono i numeri di Torino Crowdfunding, il più importante evento europeo dedicato al finanziamento collettivo profit e no-profit che si è svolto a Torino il 12 aprile scorso.
L’evento promosso dal Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de’Martiis” dell’Università di Torino e dalla Fondazione istituto tecnico superiore per l’ict della Regione Piemonte, in collaborazione con la ICN – Italian Crowdfunding Network, ha visto la mattina, presso il Campus Luigi Einaudi di Torino dibattere tra loro, anche animatamente, Stefano Firpo del Ministero dello sviluppo economico, Toni Marcelli della Consob, investitori come Marco Picocchi Pichi di Italia Startup e piattaforme come Shinynote, Starteed, SiamoSoci, Prestiamoci e Unica Sim.
Al centro della discussione soprattutto la bozza di regolamento prodotta dalla Consob il 29 marzo scorso, per normare il crowdfunding equity, cioè per il crowdfunding rivolto alla raccolta di capitali per le Start-up innovative come previsto da Agenda digitale e per la prima volta discussa in pubblico.
Tra chi vorrebbe una normativa più “leggera” in linea con i meccanismi partecipativi della rete e chi vorrebbe una normativa più tradizionale a maggior tutela degli investitori, tutti (istituzioni, start-up e piattaforme) hanno convenuto sulle enormi potenzialità rappresentate dal crowdfunding.
La giornata è continuata presso la Fondazione istituto tecnico superiore per l’ict della Regione Piemonte, dove le singole piattaforme italiane sono entrate nel merito del loro funzionamento presentando le diverse tipologie di Crowdfunding dal donation, al reward, all’equity al financing e sei tra i più significativi studi di caso italiani. Durante Torino Crowdfunding è stato varato ufficialmente l’ICN – Italian Crowdfunding Network.
Tutti i materiali e i contributi filmati saranno presto consultabili sul sito http://www.torinocrowdfunding.it e sui siti dei promotori.