Proprio adesso che finalmente il PC pompato con Steam sembrava un caldo rifugio dove godersi tutte le produzioni, maggiori e minori, col joypad e senza, al massimo della qualità... proprio adesso arriva Valve e scombina tutto.
C'è da dire che è stata Microsoft a mettere lo sgambetto per prima, col suo store per Windows 8. Toccherà passare a Linux per continuare a giocare su PC?
E chi lo sa. Il nuovo sistema operativo di Microsoft non sembra cavarsela così bene, ma migrare su Linux non sarebbe un passo da poco per l'utente medio.
Se la mossa di Valve avrà successo, d'altro canto, è possibile che Linux poco a poco diventi davvero user friendly, grazie alla massa di utenti apportata dalla piattaforma.
Se invece la mossa di Valve non avrà successo, non è detto che comunque Steam su Windows non continui a prosperare, anzi.
Ma se, come probabile, si arriverà ad una situazione di stallo, ciò significherà che gli sviluppatori avranno un'ulteriore piattaforma su cui sviluppare. E con tutta probabilità, per motivi economici, dovranno farlo usando il solito engine tuttofare multipiattaforma... e non so voi, ma io sono abbastanza stufo dell'Unreal Engine.
Ed in ogni caso, le console m'hanno rotto, grazie. Avevano un senso, anzi, avevano MOLTO senso, fino alla scorsa generazione, quando facevano girare robe distinte rispetto ai PC, e quando l'ottimizzazione le portava ad avere una qualità esponenzialmente superiore rispetto ai computer.
In questa generazione invece c'è stata una commistione estrema tra PC e console. Il successo degli USA ha portato su console sviluppatori e generi che prima erano appannaggio semiesclusivo dei computer: benvenuti FPS, addio 60 fps.
I tool di sviluppo multipiattaforma, e la necessità di coprire i costi di produzione con la più ampia base installata possibile, hanno fatto arrivare su PC sviluppatori e generi un tempo appannaggio semiesclusivo delle console.
Il joypad della 360, e i cavi HDMI, hanno dato modo di giocare questi titoli senza mortificarli con l'uso di mouse e tastiera, e senza relegarli ai monitor da pochi pollici tipici delle postazioni PC.
Inoltre, l'uso di engine multipiattaforma ha segnato la fine dell'ottimizzazione spinta per il singolo sistema, così che le prestazioni migliori si hanno invariabilmente sull'hardware con la maggior potenza bruta... ovvero il PC.
Insomma, il PC è diventato una superconsole su cui far girare tutti i tipi di giochi, ad una qualità superiore a quella di qualsiasi sistema proprietario. Certo, alle console rimangono le esclusive... ma sono sempre meno.
Che senso hanno le prossime console? Se sei un hardcore, vuoi l'esperienza migliore possibile, e sapendo che il 99% dei prossimi giochi saranno sviluppati non su PS4, non su Xbox 720, ma sull'Unreal Engine del cazzo, che senso ha qualsiasi scelta che non sia un PC?
Se poi non sei un hardcore, ma sei un casual, che te ne fai di 'ste robe complicate? Toh, ecco Angry Birds, fatti 'ste tre stellette.
Se è una questione di soldi, in fondo un PC non ce l'hai già? I soldi che spenderesti per la console nuova li butti per aggiornare la scheda grafica, e vai tranquillo, che tanto l'Unreal Engine ci girerà meglio.
In tutto ciò, comunque, nostalgia di tempi più semplici, quando i PC erano PC, le console erano console, e Linux era relegato nella sua bella e felice nicchia ultra smanettona. Magari una console aggiornabile, stile iPad, ogni anno esce la versione più potente e... ma anche no, grazie.
Per un breve periodo, abbiamo assaporato cosa significa avere a disposizione tutti i giochi possibili, su una macchina relativamente poco costosa, e al massimo della qualità possibile... ma è un periodo che sembra stia già per finire.
Microsoft contro Valve contro Sony contro Nintendo... tutti con la fregola di infilarsi nei nostri portafogli e con una paura fottuta di trovarsi col culo per terra all'improvviso. E così è guerra.
E dopo, clave e pietre?
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