Forse per via delle recenti scosse o forse per gli studi condotti dal vulcanologo americano che stanno iniziando ad instillare la paure nei comuni vesuviani, il parlamentare napoletano Bartolomeo Pepe, riapre con grande fervore la questione Vesuvio.
Il parlamentare del M5S ha criticato la gestione del problema mettendo in risalto che in 19 anni il Piano di Protezione civile per il Vesuvio attende ancora di essere completato, il Piano per l’area flegrea è ancora in fase di bozza e non sono mai state indette conferenze Stato Regioni per affrontare il problema di un eventuale progetto per accogliere gli sfollati dalla zona Vesuvio e come se non bastasse ha messo in luce lo sperpero di soldi per ridicole esercitazioni , progetti e corsi di formazione che si sono ridotti una sceneggiata.
«Il Movimento 5 Stelle – si legge ancora nella nota – ha detto basta a questa scandalosa situazione, gravida di pericolose conseguenze, ed a prima firma di Bartolomeo Pepe ha presentato un disegno di legge, è il primo in assoluto nella storia del Parlamento, che affronta organicamente la questione».
Il disegno di legge “Programma straordinario di interventi per la mitigazione del rischio vulcanico e urgenti misure per la pianificazione di Protezione civile nell’area flegrea e vesuviana” ha come obbiettivi quello di garantire una graduale diradazione delle popolazioni nelle zone a rischio supportato da un programma in grado di attuare piani di protezione civile