Singolare che prima carta dei Tarocchi inizi con il giovane personaggio del Mago. Eppure è meno strano se pensiamo che l'Universo visibile, ovvero la Creazione, possa essere l'opera di un illusionista.
Infatti, non avete mai pensato che la realtà che noi conosciamo, accessibile ai cinque sensi ordinari, non sia altro che un'illusione creato da un abile mago-illusionista ?
L'attività è ciò che lo contradistingue, tanto nel macrocosmo, ovvero l'attività creatrice di Dio, tanto nel microcosmo, ovvero l'uomo che costruisce la propria personalità, il proprio Io, citando Wirth: "l'individuo ha il compito di fare se stesso".
Evidenti nella carta gli strumenti del Mago per operare nella realtà visibile: il bastone, la spada, la coppa e il denaro. Non è un caso che la prima carta degli Arcani Maggiori (le XXII carte dei Tarocchi propriamente detti) riassuma i quattro semi (conosciuti anche come: fiori, picche, cuori e ori) delle 56 carte degli Arcani Minori (ovvero le normali carte da gioco).
La coppa (simbolo dell'acqua in quanto ne è il recipiente) rappresenta la conoscenza (si pensi alla coppa del Santo Graal). Il denaro (simbolo della terra) è l'aiuto concreto ad ogni azione. La spada (simbolo dell'aria che la spada fende) è la Parola, il Verbo (infatti la parola è tagliente come una spada) che allontana l'errore.
Infine il bastone (simbolo del fuoco) è il bastone del comando, sia del potere spirituale (il vescovo), sia quello temporale (il re), che governa seguendo la propria volontà confusa col Volere supremo.
I verbi del Mago sono quindi: sapere (coppa), osare (spada), volere (bastone), tacere (denaro).
Fonte :
- Oswald Wirth, i Tarocchi, Ed.Mediterranee