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I kaki

Creato il 27 ottobre 2012 da Stelladellest
I KAKIArriva la stagione fredda e porta con sé diversi frutti da gustare e che prevengono le malattie da raffreddamento, tra cui il caco.
La pianta di kaki è originaria della Cina, dove è considerata l’albero delle sette virtù. Oltre mille anni fa l’albero giunse in Giappone dove cominciò ad essere coltivato diffusamente. In Europa è arrivato alla fine del Settecento, ma solo come pianta ornamentale. L’interesse per questo albero risale al 1870, prima in Francia e poi in Italia, grazie all’importazione dal Giappone di alcune varietà pregiate. In Italia il primo albero di kaki è stato impiantato nel giardino di Boboli a Firenze nel 1871. Il suo frutto è caratterizzato da una buccia liscia e piuttosto lucida, da un sapore dolce e da una polpa soffice. In genere si raccoglie quando è ancora acerbo e viene fatto maturare fino a quando non raggiunge il suo classico colore arancione. Vediamo quali sono le caratteristiche di questo frutto con i dietisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Quali sono i pregi del caco?
“Il caco è un frutto molto energetico (apporta circa 65 calorie per 100 gr), contiene una buona quantità di zuccheri, ideali per dare carica, ed è ricco anche di potassio, per questo è consigliato ai bambini e a chi pratica sport. Il caco, inoltre, contiene buone quantità di vitamina C che durante l’inverno combatte le malattie da raffreddamento ed è una fonte eccellente di beta-carotene e criptoxantina (a cui si deve il caratteristico colore arancione). Questo frutto risulta essere molto utile per chi ha problemi di stipsi, essendo molto ricco di fibre, e svolge un’efficace azione diuretica perché ricco di calcio e potassio, che aiutano a liberarsi dei liquidi in eccesso. Un frutto al giorno, quindi, può aiutare il fegato a depurarsi e, se mangiato la mattina, è un valido aiuto contro la ritenzione idrica”.
A chi è sconsigliato?
“Proprio per le sue caratteristiche particolari e perché è un frutto calorico non è consigliato alle persone diabetiche o obese, a chi soffre di disturbi di digestione e a chi ha problemi intestinali che richiedono un’alimentazione povera di fibre”.
Come capire quando è maturo e può essere mangiato?
“Il caco maturo cambia colore e diventa arancione, mentre quando è acerbo è giallo ed è molto duro. Meglio scegliere cachi con buccia sottile, quasi trasparente, e con polpa più tenera. Se si preferisce acquistare frutti acerbi i cachi devono essere fatti maturare disposti su un vassoio di cartone e conservati in un luogo asciutto e senza luce. A maturazione raggiunta, poi, diventano arancioni e morbidi. Se, invece, si acquistano frutti già maturi, questi devono essere riposti nella parte meno fredda del frigorifero dove possono essere conservati preferibilmente non oltre tre giorni”.
A cura di Lucrezia Zaccaria
http://www.humanitasalute.it/

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