Il taglio dell'incontro non si basa solo sull'ascolto guidato dell'album: ho pensato bene di proporre agli spettatori dell'Hops anche una disamina delle probabili fonti - testimoniate e avvalorate dalle affermazioni dei componenti - che avrebbero dato vita al capolavoro.
Certo, In the Court of the Crimson King resta uno dei prodotti più originale della popular music novecentesca, ma "nulla nasce dal nulla" e anche i Crimson, quando entrarono in studio, avevano maturato un determinato percorso d'ascolto.
Così, sulla scorta del fondamentale Musical Guide to In The Court Of The Crimson King by King Crimson di Andrew Keeling, sono andato ad ascoltare quei riferimenti citati da Fripp, McDonald, Lake, Sinfield e Giles, per circoscrivere la scelta entro pochi autori che riterrei più preponderanti rispetto ad altri...
La scelta è ricaduta sui Moody Blues di Days of Future Passed, sulle chitarre psichedeliche di Jimi Hendrix, degli Electric Prunes e quella più fusion del determinante Extrapolation di John McLaughlin; ma non ho escluso il folk imprevedibile dei primissimi Fairport Convention e le dissonanze be-bop del jazzista Eric Dolphy, passando attraverso la musica concreta di Tod Dockstader.
E potremmo proseguire, ma - per ora - fermiamoci qua. Anzi: vi aspetto domani alle 19 al Teatro Hops.